Autorità di bacino, dopo l’alluvione 90mila euro per la sicurezza di Stromboli e Ginostra

Autorità di bacino, dopo l’alluvione 90mila euro per la sicurezza di Stromboli e Ginostra

SICILIA – La somma destinata ad eliminare le forti criticità presenti nell’isola di Stromboli, dopo gli eventi alluvionali del 19 ottobre scorso, ammonta a 90mila euro.

Ad impegnare la cifra per la realizzazione di interventi urgenti è stata l’autorità di bacino della Presidenza della Regione, al termine dei sopralluoghi congiunti effettuati nei giorni scorsi dai tecnici dell’ufficio e da quelli dell’amministrazione comunale locale.

I danni riscontrati

Nell’isola delle Eolie, a causa delle forti piogge dei giorni scorsi, si sono registrate copiose colate di fango e detriti, che hanno riguardato tanto l’abitato di Stromboli quanto quello della frazione di Ginostra, mettendo a serio rischio alcune abitazioni in corrispondenza del torrente Mastrogiovanni.

Ginostra

Il corso d’acqua, a seguito delle forti precipitazioni, ha esondato nella zona di Ginostra, erodendo le sponde laterali e trascinando massi ciclopici di varie pezzature dalla parte sommitale del versante.

L’erosione delle sponde ha interrotto la via San Vincenzo e ha determinato una situazione di criticità e potenziale pericolo.

Stromboli

Nell’abitato di Stromboli invece, i danni sono stati determinati dall’azione delle acque e hanno interessato soprattutto i torrenti San Bartolo e Montagna Russo. Quest’ultimo ha esondato in corrispondenza dell’attraversamento della via Vittorio Emanuele, provocato dall’ostruzione dovuta ad un masso di notevoli dimensioni rotolato dalla zona soprastante.

L’ostruzione dell’alveo ha inoltre scaturito il rigurgito della colata di fango e l’accumulo di materiale composto da detriti vari, che ha portato all’innalzamento dell’alveo del torrente di un paio di metri in corrispondenza di alcune abitazioni.

I lavori

L’intervento, resosi necessario, riguarderà pertanto la rimozione del materiale alluvionale, la realizzazione di vasche di contenimento volte sia a dissipare la velocità dell’acqua che a contenere l’ulteriore rotolamento di rocce, il monitoraggio dei massi ciclopici in situazione di potenziale crollo e la rimozione di quelli in situazioni di instabilità.