La zona gialla incombe sulla Sicilia. “Effetto di un comportamento”, Musumeci a tutto tondo: regole, Green Pass e critiche

La zona gialla incombe sulla Sicilia. “Effetto di un comportamento”, Musumeci a tutto tondo: regole, Green Pass e critiche

SICILIA – La zona gialla incombe e questo è il risultato di ciò che “la Sicilia (e i siciliani ndr) produce“. D’altronde il giallo non è solo un colore estivo e sgargiante, ma “l’effetto di un comportamento“. Parola di Nello Musumeci, intervistato dal Corriere della Sera. Senza peli sulla lingua il Presidente della Regione Siciliana, che ha in qualche modo redarguito i comportamenti irrispettosi delle regole di alcuni siciliani.

Nel corso dell’ultima festività di Ferragosto si sono registrati ancora assembramenti, soprattutto nelle spiagge, trasgredendo ordinanze e non rispettando regole. Gli ultimi monitoraggi non sorridono alla Sicilia e preoccupa la situazione di alcune realtà locali. Intanto, sono arrivati i primi risultati riguardanti le prime sperimentazioni sulla terza dose di vaccino.

Nel mezzo emerge l’immagine di una Sicilia divisa tra “chi rispetta le regole e chi invece ritiene di potere partecipare a un matrimonio con 300 invitati senza che uno solo abbia una mascherina. Ci rendiamo conto?“, si chiede il Governatore. “La Sicilia ottiene quello che produce. – prosegue – Abbiamo registrato una crescita negli ultimi mesi dovuta essenzialmente da un lato alla diffusione della variante Delta e dall’altro al venire meno del sentimento di paura che aveva caratterizzato la prima fase della pandemia“.

Non solo varianti, non solo trasgressori, ma anche turismo. Ancora una volta le esigenze economiche e sociali si scontrano con quelle sanitarie e di sicurezza pubblica. “In questi ultimi due mesi abbiamo avuto due milioni di turisti che inevitabilmente contribuiscono alla promiscuità. Detto questo, noi abbiamo ripristinato il controllo di accesso negli scali aeroportuali, almeno per i passeggeri provenienti da quei Paesi dove era scattato l’allarme da parte del nostro ministero della Salute“, ha dichiarato Musumeci.

Nonostante ciò, secondo i parametri attuali, la Sicilia è almeno con un piede nellafossa gialla“. Nello Musumeci ne è consapevole, ma dalle sue parole trapela anche una certa dose di calma. “La situazione è più critica nei reparti ordinari, ma io sono il primo a non volere minimizzare – ha detto -. Come è noto in questi due anni ho seguito la linea del rigore. In ogni caso siamo pronti a qualunque scenario. Abbiamo attivato 79 cantieri per riqualificare l’edilizia sanitaria, in sette mesi abbiamo creato centinaia di nuovi posti letto in Terapia Intensiva e Subintensiva. E non mi stancherò fino all’ultimo di lanciare un appello alla vaccinazione da un lato, ai medici di famiglia dall’altro, affinché possano persistere nell’opera di persuasione verso i loro pazienti più riottosi“.

Tra appelli, dati e parametri da tenere d’occhio (ma senza allarmismi), Musumeci ha detto la sua anche sulla questione vaccini. All’inizio della campagna virtuosa, adesso tra le più repellenti al vaccino, la Sicilia dai due volti è stata così spiegata dal Governatore: “Nella fase iniziale siamo state fra le prime regioni per numeri di vaccinati. Anche Figliuolo diceva che eravamo fra le regioni più virtuose. Dopodiché sono successi i cinque decessi che certa stampa ha messo in correlazione con AstraZeneca e che hanno dato fiato ai No vax, molto più attivi di chi è propenso al vaccino“.

Il Presidente della Regione ha concluso parlando delle critiche mosse da Lega, Fratelli d’Italia e Garante della Privacy alla sua ordinanza con cui si era disposto l’obbligo di Green Pass anche negli uffici pubblici (adesso in fase di stop in attesa del parere del Garante). “Ognuno ha il diritto di criticare, ma guai a ideologizzare il tema. Nessuno ha la ricetta. Se il capo dello Stato dice che vaccinarsi è un dovere civico, io istituzione ho il dovere di promuoverne l’esigenza“.

Immagine di repertorio