Fonte immagine Facebook Nello Musumeci
SICILIA – Intervista per Nello Musumeci a Titolo V, su Rai3, dove il Governatore della Regione Siciliana ha parlato di vaccini, di zona rossa e arancione, di “furbetti” e di speranza. “Abbiamo vinto e ottenuto il risultato che volevamo. Quando abbiamo chiesto la zona rossa contavamo 2mila contagi al giorno e oltre 42 morti al giorno. Abbiamo anticipato una degenerazione del contagio. Dal 17 al 31 gennaio, infatti, i contagi sono più che dimezzati e di questo siamo più che felici”, ha dichiarato.
“Un Governatore che gestisce un’epidemia non può guardare il consenso popolare, l’unica cosa da guardare è il numero dei morti ed era difficile isolare una parte dell’Isola e non un’altra, in ogni provincia c’erano già Comuni in zona rossa. Scelta sofferta, ma dovevo salvare queste vite – continua – in Sicilia non si è riscontrato nessun problema di algoritmo come in Lombardia, i dati sono sempre stati ben monitorati, tanto da riuscire ad anticipare da noi l’esigenza della zona rossa al ministro Speranza. Saremmo rimasti in zona rossa se i dati non fossero scesi, ma oggi abbiamo meno di 800 contagiati e abbiamo vinto la battaglia“.
Si parla anche di campagna vaccinale, specialmente dei furbetti del vaccino: “I furbetti del vaccino non sono solo in Sicilia, sono stati riscontrati 30-40 casi e non 300 come si dice. Abbiamo istituito una commissione di indagine, già un dirigente e il suo vice sono stati sospesi (e non è escluso il rischio di licenziamento). Sono convinto che fare il secondo vaccino ai furbetti significhi legittimare la loro condotta che invece va condannata, perché il problema è etico. Non fare il secondo vaccino non fa male, quindi non c’è motivo di farlo. Vorrà dire sprecare la dose, ma non si può legittimare un comportamento simile perché è deplorevole“.
Infine si è parlato di ritardi: “Entro settembre volevamo vaccinare 5 milioni di persone, la maggioranza della Sicilia. Non possiamo dire quando finirà la campagna vaccinale se prima non diciamo quando inizia, dobbiamo tutti rispettare il nostro turno, come sto facendo anche io”.
“I primi vaccinati sono i più fragili, ma la nostra popolazione è una delle meno anziane d’Italia e per questo è possibile che la campagna sarà più veloce. Faremo in modo di completare il prima possibile ma sempre rispettando i criteri prestabilite. Contiamo che alla fine dell’estate si potrà dare nuova speranza ai siciliani”, conclude.
Fonte immagine e video Facebook Nello Musumeci
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