Bollettino Covid Sicilia del 13 maggio 2021, 603 nuovi casi: i DATI per provincia

Bollettino Covid Sicilia del 13 maggio 2021, 603 nuovi casi: i DATI per provincia

SICILIA – Il Ministero della Salute ha pubblicato il bollettino Covid relativo alla giornata di oggi, giovedì 13 maggio 2021. I nuovi casi di Coronavirus registrati in Sicilia sono 603.

Gli attuali positivi continuano a scendere: sono complessivamente 19.165 (-870 rispetto a ieri). Tra questi si contano, secondo il bollettino del Ministero, 18.158 persone in isolamento domiciliare, 883 ricoverati con sintomi e 124 pazienti in Terapia Intensiva (5 gli ingressi odierni). I tamponi processati sono stati 20.207.

I guariti/dimessi sono 1.454, mentre i decessi 19. Per quanto riguarda il report vaccini (aggiornato alle 9,34 di oggi), sono 1.782.998 le dosi somministrate a livello regionale, il 77,2% di quelle consegnate.

Un dato che colloca l’isola ancora in basso nella classifica italiana e che pesa ancora molto sulla valutazione delle condizioni di rischio epidemiologico, nonché sulla visione dell’emergenza sanitaria da parte dell’opinione pubblica (specialmente dopo i dati registrati nelle scorse settimane e i numerosi appelli del presidente Musumeci ai “riottosi” contro Vaxzevria/AstraZeneca).

Di seguito si riportano i dati delle singole province siciliane (nell’ordine totale casi e incremento rispetto a ieri):

Palermo: 67,632 (179);

Catania: 56,235 (183);

Messina: 25,420 (65);

Siracusa: 15,692 (51);

Trapani: 13,346 (31);

Ragusa: 11,952 (6);

Caltanissetta: 11,221 (17);

Agrigento: 11,062 (67);

Enna: 5,960 (4).

Domani sarà il momento del “cambio colori“, forse con nuovi criteri che rivaluteranno il peso dell’indice Rt. La Sicilia spera finalmente di poter passare in zona gialla: nonostante il numero dei contagi in costante oscillazione e la campagna vaccinale che va a rilento, infatti, l’isola registra da qualche settimana un decremento abbastanza costante dei ricoveri ordinari e in Terapia Intensiva e auspica le tanto attese riaperture, inaugurate già nelle scorse settimane in gran parte d’Italia.

Fonte immagine: Ministero della Salute