SICILIA – La Sicilia ha uno dei patrimoni culinari più importanti d’Italia, grazie alle profonde influenze delle varie culture che hanno attraversato l’Isola nel corso della storia, lasciando una cucina ricca di sapori.
Tuttavia, come molte altre regioni, la Sicilia sta vivendo cambiamenti di temperatura e precipitazioni, con eventi meteorologici estremi, che hanno effetti diretti e indiretti sui prodotti regionali.
Interessato all’argomento, il team di BonusFinder Italia ha analizzato 109 prodotti alimentari specifici della Sicilia per scoprire quali sono gli alimenti più a rischio di estinzione a causa degli effetti del cambiamento climatico.
La situazione in Sicilia
Secondo i dati, la Sicilia è la quarta regione in Italia per prodotti a rischio di estinzione, con un punteggio di 6,62/10. Entro il 2040 dovrebbe subire un aumento della temperatura di 0.79 gradi con precipitazioni medie in calo di 0,35 millimetri, in un’Isola che già percepisce la scarsità di pioggia durante l’estate.
Questi cambiamenti potrebbero avere un impatto sull’allevamento degli animali e sulla produzione di formaggi. Inoltre, potrebbero essere a rischio i prodotti DOP che svolgono un ruolo fondamentale nel settore agricolo della regione, come ad esempio:
Grazie al clima mite la Sicilia è un posto ideale per prodotti ortofrutticoli come arance e limoni. Lo studio evidenzia come, tra i prodotti potenzialmente colpiti dall’aumento della temperatura e dalle precipitazioni meno frequenti, ci sono proprio alcuni famosi ortofrutticoli e con etichette DOP e IGP, come:
Le regioni italiane a più alto rischio di estinzione alimentare
Il Piemonte è la regione italiana con il maggior numero di prodotti alimentari a rischio di estinzione con un punteggio di rischio di 9,24/10 e 133 alimenti a rischio. Entro il 2040, la temperatura media nella regione rischia di aumentare di oltre un grado, con precipitazioni medie destinate a diminuire di sette millimetri, il più alto nello studio. Le razze animali potrebbero scomparire a causa dei cambiamenti climatici e avere un impatto sulla produzione di formaggi come il brös, la robiola e la gioda, oltre a mettere a rischio salumi come la mortadella della Val d’Ossola e frutti come la fragola di Tortona.
Segue al secondo posto la Lombardia con un punteggio di rischio di 7,67/10 e 90 alimenti a rischio. Entro il 2040, il pesce, gli animali, gli ortaggi, la frutta, i derivati del latte e persino i vitigni saranno tutti a rischio di esaurimento, secondo i dati, e la produzione di alimenti come lo stracchino, l’uva lambrusco e la patata bianca di Como potrebbe scomparire.
Al terzo posto c’è la Campania, anch’essa a grande rischio con un punteggio di 6,86/10 e 100 prodotti alimentari in pericolo. Le famose varietà di limoni di Sorrento e Procida rischiano l’estinzione insieme al pomodoro San Marzano e al salame napoletano, famosi in tutto il mondo.
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