Catania, il 12 gennaio all’Università una giornata dedicata a territorio, ambiente e mafie

Catania, il 12 gennaio all’Università una giornata dedicata a territorio, ambiente e mafie

CATANIA – I misteri e le verità nascoste che legano i delitti Moro, Mattarella, La Torre e le stragi mafiose degli anni ’90. Si parlerà dei riflessi storici e politici, oltre che dei buchi neri nelle indagini, dei delitti eccellenti e delle stagioni stragiste che hanno segnato il nostro Paese dal dopoguerra ad oggi nel convegno che si terrà martedì 12 gennaio alle 9,30, nell’auditorium del Monastero dei Benedettini.

La giornata di studi, organizzata dal dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania nell’ambito dei laboratori d’Ateneo su “Territorio, ambiente e mafie”, in collaborazione con le associazioni Libera, Memoria e Futuro e Fuori dal Coro, è stata dedicata alla memoria di Elena Fava, recentemente scomparsa.

Dalla fine degli anni ’70 – quando Cosa Nostra azzerò in Sicilia una classe dirigente dall’impronta civile e antimafiosa (il presidente della Regione e il leader del principale partito di opposizione) -, storici, giornalisti, avvocati, docenti universitari e magistrati sono infatti impegnati in un’analisi prende le mosse dall’immediato dopoguerra (e dai misteri irrisolti della strage di Portella della Ginestra), passando per la fase storica segnata da attentati funzionali alla destabilizzazione del sistema, una forma di ‘golpe strisciante’ che mutasse radicalmente il quadro politico-istituzionale in modo da favorire, anche, interessi mafioso-criminali.

I lavori del convegno – coordinati dal presidente dell’Unione nazionale Cronisti italiani Alessandro Galimberti – saranno aperti dal rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro, dal direttore del Disum Giancarlo Magnano San Lio, dai coordinatori di Libera, Giuseppe Strazzulla, e di “Memoria e Futuro”, Sandro Immordino. Il professor Antonio Pioletti introdurrà la relazione di Nicola Tranfaglia (Università di Torino) dal titolo “Da Moro alle stragi del ’92-’93: una storia ancora da scrivere”, seguita da una serie di video interviste agli studenti dell’Università di Palermo sulle figure di Moro, Mattarella e La Torre, curate da Giorgio Mannino.

Interverranno inoltre la giornalista del Fatto Quotidiano Stefania Limiti (Servizi & segreti: da Moro a La Torre, i buchi neri nella strategia della tensione), l’avvocato Adriana Laudani (già deputato regionale del Pci) su “Mafia, politica e affari negli Anni 80 in Sicilia”, il vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia Claudio Fava (I delitti Mattarella e La Torre nelle carte dell’Antimafia), il redattore di Report Paolo Mondani (Cosa Nostra e l’eversione nera), e il prof. Ernesto De Cristofaro (Università di Catania) che interverrà sulla legge Rognoni-La Torre.

Nel pomeriggio, a partire dalle 14,30, sono previste le relazioni dello storico Aldo Giannuli, del giornalista del Corriere della sera Andrea Purgatori (Il depistaggio: prassi investigativa costante), del giornalista del Fatto quotidiano Giuseppe Lo Bianco (Il delitto Mattarella tra buchi neri e depistaggi), di Armando Sorrentino, avvocato di parte civile Pds nel “processo La Torre” (Processo La Torre tra mafia e atlantismo), dell’economista Nino Galloni e del sostituto procuratore di Palermo Nino Di Matteo.