PALERMO – Si è già conclusa l’appena iniziata avventura del Palermo nei play-off per la promozione in Serie A. E si è conclusa nel peggiore dei modi, con una sconfitta preannunciata e resa ineluttabile da una prestazione deludente, in linea con il campionato anonimo disputato dai rosanero: senza cuore, senza anima, senza gioco.
Arrivare a una gara da dentro o fuori, dove vincere è un obbligo, avrebbe dovuto implicare determinazione e intensità sin dai primi minuti, evitando la frenesia che genera errori, ma mostrando invece lucidità, personalità e la capacità di imporre il proprio gioco.
Il Palermo visto ieri ha sbagliato completamente l’approccio alla gara, è stato costretto per tutta la partita a inseguire, ha commesso l’ennesimo errore difensivo e, dopo aver subito il gol al 67° minuto, non ha mostrato la forza per reagire. Una sconfitta imbelle che chiude nel modo peggiore una stagione disastrosa.
Prima della gara, ci si aggrappava all’imprevedibilità dei rosanero per sperare in un colpo d’orgoglio. Invece, tutto si è svolto come da copione: solito Palermo impacciato, atteggiamento remissivo, incapacità della guida tecnica di leggere la partita e modificarne l’esito con i cambi.
Ora, con la stagione finita, si auspica quella rivoluzione tecnica e tattica invocata da tempo: rifondare la squadra, puntare solo su quei tre o quattro giocatori che hanno dimostrato di meritare la maglia rosa, e individuare finalmente un allenatore di personalità ed esperienza per affrontare con fierezza e ambizione la prossima stagione.
Foto: Facebook Palermo F.C.
