PALERMO – Non si arresta la marcia del Palermo: ieri al Barbera gli uomini di Pergolizzi hanno conquistato contro la Cittanovese la sesta vittoria in sei partite.
Ed è stata una vittoria netta nel gioco e nel punteggio: 4 a 1 il risultato finale con le reti di Ricciardo al primo minuto di gioco e al 30°, di Lancini al 21° e di Sforzini al 75° per il Palermo, di Giorgiò al 35° per la Cittanovese.
Premesso che il risultato non è stato mai in discussione, che i rosanero hanno giostrato con autorità e, a volte, fantasia in ogni settore, c’è solo da evidenziare un pericolo che Pergolizzi farà bene ad affrontare nello spogliatoio e in campo: il pericolo consiste nel fatto che i suoi uomini si considerino troppo bravi, troppo più forti degli avversari e cerchino la giocata personale e a effetto anziché la manovra lineare e corale che finora li ha premiati in toto.
Ieri qualche breve calo di tensione c’è pure stato e ha causato il gol del momentaneo 3 a 1 e la successiva traversa colpita da Paviglianiti. Detto questo e considerato che l’Acireale non molla, di misura ieri la vittoria conquistata in casa in pieno recupero contro il San Tommaso e sempre a 3 punti dai rosa, conforta la sensazione forte che il Palermo abbia notevoli margini di miglioramento e la certezza di una rosa che consenta alternanze di sicuro affidamento. Da segnalare l’esordio con gol di Sforzini, ultimo arrivato.
Migliori in campo? Crivello, autentico regista difensivo, Felici, nel 4-3-1-2 accanto a Ricciardo, incontenibile e preciso nei cross dal fondo, Ricciardo, implacabile goleador, capace di concretizzare ogni occasione in area di rigore.