PALERMO – Da ieri le parole “alleanze per le riforme” si sono tradotte in realtà. Come ampiamente anticipato l’Ncd entra nella maggioranza che sostiene il governo di Rosario Crocetta in Sicilia.
Il leitmotiv è sempre lo stesso: si tratta di un patto per le riforme. Il suggello al patto è avvenuto in un incontro a Palermo tra i dirigenti di Pd, Udc e Ncd.
E “ha l’obiettivo – spiega in una nota il gruppo del Pd all’Assemblea – di armonizzare il quadro politico siciliano con quello nazionale, per un positivo rapporto tra la Sicilia e lo Stato”.
Poi, secondo il miglior dizionario del politichese, il Pd spiega che si dà vita “ad una intesa politica di consultazione permanente sui problemi della Sicilia e per un proficuo rapporto di collaborazione fra la Regione e il governo nazionale, a partire dalle prossime leggi finanziarie regionali e nazionali”.
Una mossa per rinsaldare il governo regionale e guardare con meno pessimismo alle prossime elezioni in Sicilia. Pessimismo che sembrerebbe giustificarsi nella crescita del consenso del Movimento Cinque Stelle nell’isola.
E l’ennesimo passaggio di posizioni – ormai divenuto una prassi all’Ars – è la sponda perfetta per i grillini.
Il M5S all’Ars “legge” la notizia dell’apertura di Ncd al governo come l’ennesimo episodio di “una eterna farsa in cui è soprattutto il Pd a rimetterci gli ultimi brandelli di credibilità e i siciliani le penne”.
“Mentre la Sicilia affoga nei debiti e senza alcuna prospettiva all’orizzonte – dice il capogruppo Giorgio Ciaccio – il governo continua a cercare puntelli per continuare a vivacchiare anziché cercare di risolvere i problemi delle aziende, dei lavoratori e dei giovani. Ora ci sarà da vedere le contropartite che arriveranno ad Ncd, anche se se ne intravede chiaramente una: la commissione Bilancio a Vinciullo. Vedremo in seguito cosa fiorirà nei posti di sottogoverno”.
“Quello che ci chiediamo – conclude Giancarlo Cancelleri – è come possano gli elettori del Pd continuare a sopportare cose del genere. A tutto c’è un limite e questo partito li ha nettamente superati tutti. Crocetta sta dimostrando che pur di restare a galla venderebbe l’anima al diavolo. La cosa terribile è che mentre lui galleggia la Sicilia affonda”.