PALERMO – Gli agenti della polizia di Stato hanno proceduto alla denuncia di 18 persone, tra cui 14 minorenni, per gli scontri avvenuti a marzo durante le celebrazioni delle vampe di San Giuseppe in varie zone di Palermo, tra cui piazza Sant’Anna al Capo, Kalsa, Ballarò, e Albergheria. Le accuse mosse includono danneggiamento aggravato, getto pericoloso di cose, incendio, resistenza, accensione di fuochi pirotecnici, bombe carta e petardi.
Nel corso delle indagini, 25 persone sono state identificate. È emerso che gli indagati avrebbero adottato un’organizzazione quasi militare in previsione degli scontri con le forze dell’ordine, tra cui poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti della polizia municipale e vigili del fuoco. L’analisi delle immagini ha rivelato una chiara divisione dei ruoli: alcuni erano incaricati di lanciare sassi, bottiglie e oggetti contundenti, altri di accendere le vampe con bottiglie di benzina, mentre altri ancora di rifornire le molotov e le pietre, trasportandole in motorino fino alle linee di fronte.
Durante gli scontri, sono stati feriti 3 poliziotti e 1 carabiniere, e danneggiati una volante della polizia di Stato, una Fiat Punto, un’autoradio dei carabinieri, un Iveco Daily della guardia di finanza, tre mezzi dei vigili del fuoco e due mezzi della polizia municipale. I danni hanno portato alla richiesta di risarcimenti per le lesioni subite dalle forze dell’ordine e per i mezzi danneggiati. L’identificazione degli autori è stata possibile grazie all’analisi di numerose immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza, dall’elicottero e dalla control room.