Strage Altavilla, cosa è emerso da sei ore di interrogatorio della figlia di Barreca. Trovati loculi per i due fratelli

Strage Altavilla, cosa è emerso da sei ore di interrogatorio della figlia di Barreca. Trovati loculi per i due fratelli

PALERMO – È durato sei lunghe ore l’interrogatorio della figlia di Giovanni Barreca, l’operaio di Altavilla Milicia accusato di aver ucciso – insieme alla ragazza, unica superstite della strage – la moglie Antonella Salomone e i due figli, Kevin ed Emmanuel, durante un esorcismo.

Cosa è emerso dall’interrogatorio della figlia di Barreca

Nel racconto fatto alla procuratrice per i minorenni di Palermo Claudia Caramanna, svoltosi a Roma, nella sezione femminile dell’Istituto dove la giovane si trova rinchiusa, non ha mostrato alcun segno di pentimento e, anzi, ha ribadito quanto aveva già dichiarato prima del suo arresto e cioè di aver partecipato alle torture finite poi con l’uccisione della madre e dei due fratelli.

Durante l’interrogatorio erano presenti anche uno psicologo e il difensore della giovane, l’avvocato Carmelo Salamone.

Nessun cenno di ravvedimento è trapelato dalle parole della ragazza, che ha risposto alle domande della procuratrice.

Ad aprile verranno sentiti anche il padre Giovanni Barreca e la coppia di complici, Massimo Carandente e Sabrina Fina, i due fanatici religiosi che secondo le indagini avrebbero preso parte al rito e al massacro. I due si professano ancora innocenti e chiedono di essere sentiti dai magistrati per chiarire la loro posizione.

Kevin ed Emmanuel riposeranno in pace

Nelle scorse ore è arrivata invece la notizia che finalmente Kevin ed Emmanuel Barreca, i due fratelli di 16 e 5 anni, saranno seppelliti. Le loro bare, a causa della mancanza di loculi, sono rimaste ferme nel deposito fino ad oggi.

L’amministrazione comunale di Altavilla Milicia, guidata dal sindaco Pino Virga, è riuscita a reperire nuovi posti al cimitero per tumulare finalmente le salme dei due ragazzini.

Sorte diversa invece per Antonella, la madre, i cui restitrovati bruciati e sepolti nel giardino di casa – sono ancora nell’Istituto di Medicina Legale dell’ospedale Policlinico per ulteriori accertamenti.

In foto la famiglia Barreca