PALERMO – “Tra tutte le pagine del contratto di servizio per il trasporto ferroviario siciliano non vi è una sola volta scritto l’aggettivo/sostantivo maschile “PENDOLARE”. Chissà cosa si verificherà domenica 13 dicembre 2015 con l’entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari per i 60 mila pendolari giornalieri e per gli 11 milioni di viaggiatori che annualmente si muovono in Sicilia”.
Appare amareggiato e preoccupato Giosuè Malaponti, coordinatore del comitato pendolari Siciliani, le cui voci appaiono inascoltate dagli organi competenti nel settore dei trasporti.
Fino al dicembre 2014, il servizio di trasporto ferroviario in Sicilia era affidato a Trenitalia, ma dopo l’accordo di programma siglato tra la Regione Siciliana, il MIT ed il MEF, nel novembre 2014, le sorti del trasporto ferroviario dell’isola, esattamente dal primo gennaio 2015, è passato nelle mani della Regione siciliana.
“Visti i buoni rapporti intrattenuti da sempre con l’impresa ferroviaria Trenitalia, ritenevamo indispensabile che l’assessorato regionale ai trasporti e il dipartimento trasporti ci chiamassero ai tavoli del realizzando contratto di servizio per cogliere tutti quegli aspetti positivi, suggerimenti, integrazioni, perplessità, anomalie, disagi, disservizi, e miglioramenti. Cosa che è stata fatta dal primo assessore ai trasporti, della giunta Crocetta, Nino Bartolotta, il quale mise attorno ad un tavolo sindacati del settore e i comitati dei pendolari, nel dicembre 2013″.
Con la nomina del 3° assessore al ramo Giovanni Pizzo, sembra, a detta di Malaponti, che tutto il lavoro realizzato dai suoi predecessori sia stato totalmente azzerato.
“Nell’incontro con l’assessore nel mese di maggio ci è stata presentata la bozza dell’offerta commerciale di aprile articolata con gli orari e gli inserimenti di diverse coppie di treni veloci in quasi tutte le tratte ferroviarie siciliane. Abbiamo fatto notare che l’inserimento dei così detti treni veloci andavano a cozzare, e quindi a stravolgere, molti treni affetti da “pendolarismo” già consolidati da almeno 10 anni“.
A questa proposta di maggio, continua Malaponti “abbiamo immediatamente detto di no, perché avrebbe scombinato ritmi lavorativi e di mobilità di migliaia di pendolari. Sempre in quell’occasione abbiamo chiesto, visto il cambiamento che voleva l’assessorato regionale ai trasporti, con l’istituzione dei treni veloci sulle principali direttrici ferroviarie, di non toccare, lasciando invariate, le tracce orarie dei treni nelle fasce orarie di maggior flusso di pendolarismo quali: 06.00-09.00, 13.00-15.00 e 18.00-21.0. e di inserire i treni veloci in altri orari ed in fase sperimentale.0″.
Ma, a quanto pare, neanche in questa occasione è stato prospettato nulla sul contratto di servizio per il trasporto ferroviario.
E le cose non sembrano essere cambiate di molto se il 4° assessore regionale ai trasporti, Giovanni Pistorio, non ha ancora rivolto alcun invito per un incontro ufficiale con il comitato.
“Ci teniamo a precisare che i comitati dei pendolari in Sicilia non hanno mai preso parte ai tavoli regionali sul Contratto di Servizio a differenza delle altre Regioni che hanno pianificato i vari contratti di trasporto con i pendolari e i comitati”.
Insomma, giorno 13 dicembre è vicino. Non resta che aspettare cosa accadrà e se i pendolari siciliani gradiranno i nuovi orari e soprattutto se questi orari saranno adatti a soddisfare le esigenze di ciascuno.