PALERMO – Aldo Naro “non è stato ucciso dall’unico calcio sferrato” da Andrea Balsano, ma dalla “feroce aggressione a calci e pugni di una masnada di individui maggiorenni” che avrebbero avuto come obiettivo esclusivo il ragazzo.
Ne sono convinti il generale dei carabinieri Rosario Naro e la moglie Anna Maria Ferrara, genitori di Aldo Naro, il medico 25enne ucciso nella discoteca Goa di Palermo la notte del 14 febbraio 2015.
Per oggi è previsto lo svolgimento dell’udienza preliminare in cui il Giudice per l’udienza preliminare, Rosario Di Gioia, dovrà decidere se rinviare a giudizio i tre buttafuori, Gabriele Citarrella, Pietro Covello e Francesco Troia, accusati del delitto, insieme ad Andrea Balsano, all’epoca minorenne e condannato in via definitiva a 10 anni di carcere. Altri tre soggetti sono stati già condannati in appello per rissa.
I genitori, adesso, ripongono in “questa nuova fase della vicenda processuale” tutte le loro speranze per accertare le responsabilità di chi ha partecipato al brutale omicidio.
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