Oggi l’anniversario della strage di Ustica: 36 anni dopo fra memoria e mistero

Oggi l’anniversario della strage di Ustica: 36 anni dopo fra memoria e mistero

USTICA – Era il 27 giugno del 1980. Sui cieli siciliani volava l’aereo Douglas Dc9 della compagnia Itavia che partito da Bologna avrebbe dovuto raggiungere Palermo. Esatto avrebbe, perché così non fu mai. L’aeromobile, infatti, si squarciò in volo inabissandosi nel mare fra Ustica e Ponza. Fu una strage. Tutti i passeggeri e l’equipaggio persero la vita per un totale di 81 vittime. A distanza di 36 anni ancora nessuno ha chiarito la vera dinamica di quei momenti e il mistero continua ad avvolgere la vicenda. 

Tante sono state le ipotesi emerse negli anni: da un abbattimento ad opera di qualche nazione attiva sul mediterraneo ad un cedimento strutturale o un attentato terroristico. Tutte ipotesi che non troveranno mai conferma.

Ma i familiari delle vittime piangono comunque i cari scomparsi e come loro lo fa il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in occasione dell’anniversario della strage ha scritto al presidente dell’Associazione parenti delle vittime, Daria Bonfietti, che la sua speranza “è che si riescano a rimuovere le opacità purtroppo persistenti”.

Mattarella scrive che questa data anno dopo anno “rinnova lo strazio dei familiari e il dolore del Paese intero, che non può certo dimenticare quella ferita così profonda nel proprio tessuto sociale e nella storia stessa della nazione”.

Il capo dello Stato sottolinea che quella delle famiglie “è una domanda di giustizia. A questa domanda devono corrispondere, con serietà e dedizione, le istituzioni nazionali e quelle estere chiamate a collaborare, perché le nostre democrazie si fondano su valori e diritti che non possono sottrarsi al criterio della verità”.