Inchiesta “Addiopizzo5”: condannati boss, gregari ed estorsori

Inchiesta “Addiopizzo5”: condannati boss, gregari ed estorsori

PALERMO – Processo di secondo grado nato dall’inchiesta denominata Addiopizzo5: la Corte d’Appello di Palermo ha condannato a oltre 70 anni di carcere boss, gregari ed estorsori di clan palermitani mafiosi.

Gli imputati sono parte di un gruppo di associati a Cosa nostra che, accusati da alcune vittime, supportate dalle associazioni antiracket, sono stati individuati dalla squadra mobile di Palermo, con una serie di blitz iniziati nel 2008 nei mandamenti mafiosi di Resuttana, San Lorenzo, Tommaso Natale, nella parte occidentale della città e della provincia, e sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione e danneggiamenti. 

I giudici, accogliendo le tesi dei difensori sulla base delle regole in vigore quando furono commessi i reati, dunque entro il 2008, hanno effettuato il ricalcolo delle pene: Mario Biondo, Giuseppe Lo Cascio, Michele Acquisto e Giuseppe Messina condannati a 12 anni nel primo processo di appello, dovranno scontare 9 anni e 4 mesi; Giuseppe Di Bella si vede ridurre la pena da 13 anni a 10 anni e 2 mesi; Pietro Bruno dovrà scontare 12 anni e 10 mesi anziché 16; Filippo Lo Piccolo 13 anni e 2 mesi e anche lui partiva da 16 anni. Infine Domenico Ciaramitaro, reduce da una condanna a due anni, ha avuto un anno e sei mesi.

La prima sezione della Cassazione ha anche confermato i risarcimenti in favore delle parti civili. Tra questi c’è proprio Addiopizzo, che fa opera di convincimento e sostiene commercianti e imprenditori che accettano di denunciare e di testimoniare contro gli esattori del pizzo e i loro mandanti.

Immagine di repertorio