Celebrata (anche in Sicilia?) la “giornata mondiale dell’ambiente”. Poveri noi…

Celebrata (anche in Sicilia?) la “giornata mondiale dell’ambiente”. Poveri noi…

PALERMO – Oggi 5 giugno è la giornata mondiale dedicata all’Ambiente. La ricorrenza venne istituita nel 1972, ad opera delle Nazioni Unite e, quest’anno, tratta il tema “Connecting People to Nature”, ovvero la esaltazione del rapporto tra persone e natura, le cui celebrazioni si tengono in Canada.

Non ci poteva essere tema così attuale e tanto allarmante come quello di oggi ed ancora: “L’effetto dei cambiamenti climatici sul Mediterraneo, area climaticamente sensibile, sarà particolarmente robusto. Essenzialmente si sposterà un po’ più a Nord il limite dell’area climatica subtropicale, e questo vuol dire che avremo un aumento generalizzato delle temperature al suolo, che sarà più marcato in estate, e si accompagnerà a una riduzione delle precipitazioni. Per uno scenario medio parliamo di un aumento tra i 3 e i 4 gradi e una diminuzione del 15-20% delle precipitazioni. Quindi, importante“. Questo è il pensiero di Antonio Navarra, climatologo, presidente del Cmcc, il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

Quella di quest’anno sarà una data da ricordare, perché finalmente c’è stato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump che nei giorni scorsi ha preso le distanze dalla Conferenza di Parigi ed ha dichiarato: “Basta! Finiamola con questi piagnistei, con il contenimento al 2 per cento del surriscaldamento del pianeta, con la ricerca di nuove energie alternative, col mettere al bando le centrali a carbone. Basta! Tutte cazzate … Io, per l’ambiente, non esco un quattrino per aiutare i Paesi poveri a non causare danni ambientali”. E dire che persino la Cina aveva firmato il protocollo parigino sul “Green Climate Fund”.

Ma si, non è proprio il caso di “ fari curtigghiu!” Pensiamo, invece, a come potere assegnare, idealmente, riconoscimenti a personaggi che si sono “distinti” nel Settore Ambiente ed Ecologia a livello planetario e locale. A livello planetario, il premio “Attila”, quest’anno, va al Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump con la seguente motivazione: “Per essere riuscito a mantenere la propria promessa elettorale e, cioè, garantire il prosieguo indiscriminato delle Centrali a carbone nel proprio Paese“.

A livello locale il premio “Attila Junior” va al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, per essersi impegnato per i suoi lunghissimi cinque anni di mandato (… e non ne possiamo più) a riuscire a non risolvere nulla sul problema rifiuti in Sicilia, neanche con i termovalorizzatori, e con un traguardo raggiunto, a fine mandato, molto ragguardevole: tutti i siti ricettivi di rifiuti di qualsiasi genere e a livello di grave e meno grave pericolosità, in Sicilia, sono tutti strapieni e persino quasi tutti al … collasso!

Ancora un premio va al cittadino siciliano che si è distinto: nel non gestire in modo educato la differenziata e ad abbandonare incontrollatamente sacchi di rifiuti lungo le strade di periferia e ai sindaci che non muovono un dito nel tenere i propri territori sotto certosino controllo. Una menzione speciale va all’assessore ai Rifiuti della Regione Siciliana, Vania Contrafatto: per essersi prodigata nel mancato aggiornamento del piano regionale dei rifiuti, per il quale è in corso una indagine da parte della procura di Palermo.

Giuseppe Firrincieli