Palermo zona rossa, restrizioni come in lockdown: ecco cosa si può fare e cosa no

Palermo zona rossa, restrizioni come in lockdown: ecco cosa si può fare e cosa no

PALERMO – La città di Palermo entra ufficialmente nella lista dei Comuni in “zona rossa” e quindi sono in vigore le restrizioni massime fino al 14 aprile. Vediamo nel dettaglio cosa è possibile fare e cosa no.

Spostamenti

  • Ci si può spostare liberamente?

No, ogni spostamento (sia all’interno del proprio Comune, che all’esterno o fuori regione) è vietato se non per “comprovati motivi di lavoro, salute o necessità” chiaramente da autocertificare.

  • Si può passeggiare?

, ma individualmente, nei pressi delle proprie abitazione e negli orari consentiti (rispetto del coprifuoco 22-05). In ogni caso è necessario rispettare sempre la distanza di sicurezza e sono vietati gli assembramenti.

  • Ci sono deroghe?

, ci sono deroghe. È consentito il transito, in ingresso e in uscita, dal territorio comunale per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione e residenza. Lo stesso vale per gli operatori sanitari e socio-sanitari, personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza, per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali, per raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti.

  • Si può andare nelle seconde case?

No, è vietato raggiungere le seconde case.

  • Si può andare a fare visita a parenti o amici?

No, è vietato, nemmeno una volta al giorno.

Scuola

Capitolo scuola molto dibattuto: nell’ordinanza firmata dal presidente Nello Musumeci si dice che l’attività didattica sarà in presenza solo fino alla prima media compresa. Per tutte le altre classi è prevista la Dad. Alcuni Comuni nel Palermitano, però, stanno correndo ai ripari chiudendo le scuole.

Ristorazione

Sospese le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Consentite mense e catering continuativo contrattuale. Autorizzata al vendita a domicilio fino le 22, così come l’asporto. Per pub ed enoteche, l’asporto è consentito fino le 18. Vietata dopo le 18 la vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, da parte di qualsiasi attività commerciale, nonché tramite distributori automatici.

Negozi

Chiusi i negozi di calzature e abbigliamento (tranne quelli per bambini) e i centri commerciali. Stessa sorte per barbieri e parrucchieri. Sospeso il commercio al dettaglio, fatta eccezione per gli alimentari e i beni di prima necessità individuati dal DPCM. Chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli alimenti, prodotti agricoli e florovivaistici. Aperte farmacie, edicole, parafarmacie e tabaccai.

Servizi alla persona

Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona a eccezione di:

  • lavanderia e pulitura di articoli tessili;
  • attività delle lavanderie industriali;
  • altre lavanderie, tintorie;
  • servizi di pompe funebri.

Sport

Ancora chiuse piscine e palestre. L’attività fisica, però, è consentita ma solo dentro il proprio Comune e all’aperto a meno che non sia necessario spostarsi in un altro Comune per indisponibilità di strutture idonee nel proprio.

Per attività come running o ciclismo, si può uscire dal Comune nel caso in cui lo spostamento sia funzionale all’attività sportiva e il punto di partenza e di arrivo siano nello stesso Comune. In tutti i casi è necessario rispettare sempre la distanza di sicurezza (1 metro), con obbligo di mascherina e sono vietati gli assembramenti. Sospesi eventi e competizioni organizzati da enti di promozione sportiva.