Ecommerce, che bellezza: ma come si gestisce la logistica?

Ecommerce, che bellezza: ma come si gestisce la logistica?

Inutile girarci attorno: la rivoluzione di internet ha toccato tutti i campi della vita umana, ma è indubbiamente soprattutto nel commercio online, il cosiddetto eCommerce, che le potenzialità della Rete hanno davvero dato una svolta epocale a come avvengono gli acquisti. Per i consumatori la differenza è palpabile: non c’è praticamente nessun bene che non possa essere acquistato online, e non solamente tramite i giganti del settore come Amazon. Ma anche per i rivenditori, l’impulso alla vendita in Rete dei propri prodotti ha saputo creare un giro d’affari potenzialmente su scala mondiale per qualsiasi marchio e qualsiasi settore. Anche il più piccolo artigiano può infatti vendere online le proprie creazioni: tutto quello che gli serve è uno spazio, anche piccolo, per lo storaggio dei prodotti. Niente paura, basta una stanza, perché poi, con appositi supporti quali le scaffalature Ractem, si potranno immagazzinare tutti gli articoli in maniera razionale e comoda, pronti per le spedizioni ai clienti in tutta Italia e, perché no, in tutto il mondo.

COSA SERVE PER PARTIRE CON UN SERVIZIO DI ECOMMERCE

Ma, a parte delle solide scaffalature metalliche, quali sono le attrezzature di cui è necessario essere provvisti, per avviare un servizio di ecommerce per la nostra azienda? Nelle prossime righe proveremo a dare qualche consiglio utile per aiutarvi a sviluppare da zero, o semplicemente a migliorare, la vendita dei vostri articoli in Rete.

Come potete immaginare, e lo abbiamo già sottolineato in precedenza, i sistemi di stoccaggio sono fondamentali per la gestione degli ordini, il computo dei “pezzi” disponibili a magazzino nonché gli eventuali resi. Per questo motivo, e ovviamente in base anche alle dimensioni del vostro servizio di vendita online (nonché, molto banalmente, delle dimensioni degli articoli che vendete), attrezzature industriali come muletti, elevatori e transpallet possono essere una buona idea.

Indispensabile è poi senza dubbio un software gestionale aggiornato. Se in senso generale è impossibile pensare, nel 2021, di avviare una qualsivoglia attività senza disporre di un computer, per una azienda che vuole vendere prodotti online una simile idea diventa addirittura paradossale. Sul mercato i programmi in grado di gestire gli ordini e soprattutto gli articoli a catalogo, a magazzino e in reso sono svariati e di semplice apprendimento. Possiamo dire che sono LO strumento essenziale per questo tipo di attività.

Credevate di farla franca con la burocrazia? Siete ottimisti, ma dobbiamo subito spegnere i vostri entusiasmi. Come per qualsiasi attività, anche l’apertura di un ecommerce richiede dei doverosi passaggi burocratici (apertura della partita IVA, iscrizione al registro delle imprese, comunicare l’avvio delle attività e avviare le posizioni fiscali e previdenziali, nonché i requisiti professionali legati all’ambito di vendita: se intendete vendere alimentari, per esempio, occorreranno tutte le certificazioni del caso).

Considerate che non sono necessarie particolari licenze, invece, ma che l’avvio dell’attività vi comporterà una spesa iniziale attorno ai 15.000 – 20.000 euro. Tale investimento riguarda l’apertura del sito web e il suo confezionamento, l’adempimento dei costi burocratici, la fornitura di materie prime oppure la creazione della base di magazzino.

A fronte di questa spesa iniziale, però, muovendovi bene in termini di posizionamento sui motori di ricerca e costruendovi una solida autorevolezza, grazie alla qualità dei prodotti posti in vendita, potrete entro pochi mesi rientrare dall’investimento e cominciare a guadagnare. In bocca al lupo, allora!