L’assalto dei sostenitori di Donald Trump a Capital Hill durante la proclamazione di Joe Biden come nuovo presidente ha sconvolto gli USA e il mondo intero e rischia di cambiare gli equilibri tra i colossi dei social network. In tal senso ci sarebbe pure una sorta di correlazione tra quanto accaduto in America e il nuovo aggiornamento della privacy di WhatsApp che collegherà i nostri dati personali con Facebook (che ha acquistato l’app di messaggistica a suon di dollari). Gli utenti dovranno accettare i nuovi termini di servizio entro l’8 febbraio 2021, pena l’impossibilità di usare WhatsApp. L’aggiornamento non dovrebbe influire in alcun modo sull’utilizzo della app in Europa, per via delle leggi europee sulla privacy regolamentate dal GDPR (valido anche nel Regno Unito).
Proprio decine di utenti hanno lamentato la loro paura di eventuali violazioni sulla privacy (Facebook non è nuova a scandali del genere) e questo avrebbe portato un boom di download di un’altra app di messaggistica, Telegram. Il social network con sede a Dubai ha registrato 25 milioni di nuovi utenti nelle ultime 72 ore, come ha dichiarato il suo fondatore, nato in Russia, Pavel Durov. “La gente non vuole più scambiare la propria privacy con servizi gratuiti“, le parole di Durov.
Secondo un’analisi della rete Politico, però, dietro il boom di scaricamenti ci sarebbe la chiusura di Parler e la cancellazione da parte di Telegram di numerosi profili legati ad ambienti di estrema destra e suprematisti bianchi d’America. Nonostante ciò, però, sembrerebbe che comunque l’app sia rimasta piena di gruppi di estrema destra che contano decine di migliaia di abbonati e condividono contenuti violenti o a sfondo razzista.
Negli ultimi giorni, dunque, gli utenti di estrema destra avrebbero inondato Telegram. Il social network ha affermato che, sebbene abbia accolto con favore le discussioni pacifiche su eventuali proteste sulla sua piattaforma, ha rimosso i contenuti collegati direttamente alla violenza.
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