Apertura di NVIDIA ad ARM: Ray Tracing e DLSS già supportati

Apertura di NVIDIA ad ARM: Ray Tracing e DLSS già supportati

In occasione della Game Developers Conference (GDC) 2021 NVIDIA ha annunciato che Ray Tracing e DLSS gireranno sulla piattaforma MediaTek Kompanio 1200, basata sull’architettura ARM.

Nello specifico, il Ray Tracing è un algoritmo in grado di calcolare ombre e riflessi in tempo reale in modo realistico, tenendo conto della “materia” virtuale da cui la luce è emanata o sui cui rimbalza.

La sigla DLSS, invece, sta per Deep Learning Super Sampling ed è una tecnologia di rendering in tempo reale che consente, grazie a una sofisticata IA, di generare immagini belle e nitide anche a frame rate molto elevati. Ciò è reso possibile dai Tensor Core presenti nelle GPU della serie RTX di NVIDIA.

L’abbinamento di Ray Tracing e DLSS già oggi garantisce una grafica senza precedenti con risoluzioni fino all’8K e settaggi Ultra High. Attualmente, troviamo le tecnologie Ray Tracing e DLSS nei PC gaming di fascia medio-alta equipaggiate con GPU GeForce RTX serie 20 e 30 e – discorso valido solo per il Ray Tracing – nelle console next gen Xbox Series X e PlayStation 5.

L’estensione, però, di Ray Tracing e DLSS all’architettura ARM, stando alle parole di Nick Penwarden, vice president di Epic Games, “porterà grandi benefici non soltanto nel gaming e in settori come quello automobilistico, dove i principali produttori utilizzano Unreal Engine per i rendering, ma anche nella visualizzazione di progetti 3D e nell’infotainment”. NVIDIA ha assicurato che diversi SDK RTX saranno convertiti per ARM. Tra questi:

  • l’RTX Direct Illumination o RTX DI che permette agli sviluppatori di aggiungere un’illuminazione dinamica agli ambienti di gioco;
  • l’NVIDIA Optix AI-Acceleration Denoiser o NRD che sfrutta il deep learning per ridurre il rumore visivo delle immagini;
  • l’RTX Memory Utility o RTX MU che ottimizza i processi grafici;
  • e l’RTX Global Illumination o RTX GI che aiuta ricreare i riflessi del mondo reale in mondi virtuali.

Jim Kjellin, chief technology officer di Machinegames, ha dichiarato: “Un gioco, come ad esempio Wolfenstein: Youngblood, che gira su una piattaforma con CPU ARM e Ray Tracing abilitato, è un grandissimo passo in avanti verso la portabilità”.