Milioni di topi positivi a New York: rischio nuove varianti Covid

Milioni di topi positivi a New York: rischio nuove varianti Covid

MONDO – Mentre Russia e Ucraina continuano nel loro conflitto tra resistenze e rivendicazioni di territori in cui è stata persa la sovranità con l’Europa intenta a inviare un ingente quantitativo di armi abbandonando la possibilità di fare da mediatrice e la Cina che riscopre i tempi passati che videro la lotta tra comunisti e nazionalisti con conseguente perdita della sovranità su Taiwan, paese di riferimento per la produzione di microchip a livello mondiale, lo spauracchio Covid-19 torna a manifestarsi negli Stati Uniti, precisamente nella metropoli di New York.

I topi che infestano le strade di New York City, da tempo considerati il nemico pubblico numero uno dagli abitanti della grande mela, potrebbero rappresentare una nuova minaccia: veicolo di trasmissione del Covid. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista mBio, i roditori potrebbero infatti contrarre e trasmettere il virus.

Sebbene il passaggio del virus dagli animali all’uomo sia considerato un evento raro, i topi sono particolarmente sensibili al Covid e alle sue varianti.

Il dottor Henry Wan dell’Università del Missouri, capo della ricerca, ha affermato che questo è uno dei primi studi a dimostrare che le varianti del SARS-CoV-2 possono diffondersi tra la popolazione di roditori in una delle maggiori aree urbane degli Stati Uniti.

Il team di ricerca ha esaminato 79 ratti trovati principalmente nei parchi di Brooklyn nell’autunno del 2021, dei quali 13 (pari al 16,5%) sono risultati positivi al virus. Considerando il tasso di positività nell’intera popolazione di topi di New York (circa 8 milioni), i ricercatori hanno ipotizzato che circa 1,3 milioni di roditori potrebbero essere infetti.

Ciò che preoccupa gli scienziati è che i topi potrebbero diventare un veicolo di sviluppo di nuove varianti del virus, come Alpha, Delta e Omicron, aumentando il rischio di emergere di nuove varianti. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per comprendere quale minaccia rappresentino i roditori nello sviluppo di nuove mutazioni e nella trasmissione al genere umano.

Il Covid-19, causato dal virus SARS-CoV-2, si è diffuso in tutto il mondo e ha infettato milioni di persone. Inizialmente, si pensava che il virus si sviluppasse esclusivamente da persona a persona ma, in seguito, sono stati registrati casi di trasmissione da animali all’uomo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), gli animali domestici come cani e gatti possono essere infettati dal virus, ma la trasmissione da animali all’uomo è rara. Tuttavia, i lavoratori dell’industria alimentare e gli operatori sanitari devono essere cauti nella manipolazione di animali infetti o potenzialmente infetti per evitare la trasmissione del virus.