SANT’AGATA DI MILITELLO – Sarebbe stato con molta probabilità il monossido di carbonio emesso a causa di un malfunzionamento dell’impianto di condizionamento dell’imbarcazione a provocare la morte del manager siciliano 57enne Eugenio Vinci, che si trovava in compagnia di altri conterranei in crociera in Croazia.
Dall’autopsia eseguita sul corpo del santagatese sarebbe emersa infatti la presenza di monossido di carbonio. Livelli elevati sarebbero stati individuati anche nel sangue delle altre due persone attualmente ricoverate a Spalato, i due figli di Vinci le cui condizioni preoccuperebbero seriamente i medici.
Branka Polic, capo del reparto di terapia intensiva pediatrica, ha confermato che “nel sangue dei due bambini è stato rilevato un alto livello di carbossiemoglobina, che indica una intossicazione da monossido di carbonio“.
Secondo le informazioni provenienti dal nosocomio croato, i ragazzini avrebbero compromesse le funzioni di quasi tutti gli organi vitali e restano in terapia intensiva attaccati a un respiratore artificiale.
Sarebbe definitivamente tramontata, dunque, l’ipotesi della presunta intossicazione avvenuta a seguito di una cena a base di frutti di mare.
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