“Intrecci” e corruzione, la grande truffa da 290 milioni della Siracusa-Gela: i DETTAGLI e i NOMI

“Intrecci” e corruzione, la grande truffa da 290 milioni della Siracusa-Gela: i DETTAGLI e i NOMI

MESSINA – Una truffa da quasi 290 milioni di euro quella messa in atto per la realizzazione di un tratto dell’autostrada Siracusa-Gela. Sono state sei le persone finite in manette dopo una lunga indagine che riguarda una gara d’appalto del 2013 al Consorzio per le Autostrade Siciliane.

A seguito di alcune anomalie, la commissione aveva deciso di formare un sub-commissione per far luce sulla questione, con a capo l’ingegner Gaspare Sceusa: la proposta della RTI Condotte D’Acqua Spa e della Cosedil, quindi, fu accettata per la cifra di 289.560.523 euro.

Una decisione che aveva lasciato perplesso il Tribunale Amministrativo Regionale, tenendo conto che i lavori previsti avrebbero apportato importanti modifiche per cui sarebbe stata necessaria l’approvazione del Genio Civile e del Ministero delle Infrastrutture.

Alla luce di questi dubbi, le indagini hanno permesso di far emergere come ci fossero state delle influenze esterne sulle decisioni della commissione. Le consulenze legali, infatti, erano state affidate a una società milanese, la Pachira Partners S.r.l. per un importo di 1.650.000 euro. L’azienda, però, faceva capo a Nicola Armonium, che, a sua volta, si appoggiava all’avvocato palermitano Stefano Polizzotto. Quest’ultimo aveva ricoperto dei ruoli nella Regione.

Da alcune intercettazioni, è emerso come il presidente di Condotte, l’ingegner Duccio Astaldi, e il presidente di Cosige, l’ingegner Antonio D’Andrea, avessero scelto come uomo di fiducia proprio Armoniun, che, a sua volta, era in stretti rapporti con il vice-presidente del Cas, Antonio Gazzara.

L’avvocato ha cercato di favorire in tutti i modi la ditta appaltatrice attraverso la proroga dei termini per la consegna delle opere, abbattimento di penali e riconoscimento di premi. A suo favore, Gazzara aveva ricevuto diversi incarichi dall’azienda Pachira.

I nomi degli arrestati:

  • Nicola Armonium, gestore di fatto della società di consulenza Pachira Partners s.r.l. [custodia cautelare in carcere]
  • Duccio Astaldi, già presidente del consiglio di gestione della società “Condotte D’acqua S.p.A.” [arresti domiciliari]
  • Antonio D’Andrea, già presidente di COSIGE Scarl [arresti domiciliari]
  • Antonino Gazzara, già vice presidente del CAS [custodia cautelare in carcere]
  • Stefano Polizzotto, avvocato [arresti domiciliari]
  • Gaspare Sceusa, dirigente del CAS e RUP [arresti domiciliari]

Immagine di repertorio