Controlli sui luoghi di lavoro a Messina, scoperti diversi dipendenti in nero

Controlli sui luoghi di lavoro a Messina, scoperti diversi dipendenti in nero

MESSINA – Nell’ambito delle iniziative volte a prevenire e reprimere i reati legati alla sicurezza sul luogo di lavoro e all’eliminazione del lavoro non dichiarato, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, in collaborazione con il personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno condotto una serie di controlli nell’intera provincia di Messina.

Controlli nei luoghi di lavoro a Messina, l’obiettivo e i risultati

L’obiettivo di questi controlli era verificare il rispetto delle norme che tutelano la salute dei lavoratori e individuare eventuali violazioni relative agli aspetti contrattuali e previdenziali.

A seguito di queste attività di ispezione, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno denunciato la titolare di un bar gelateria a Messina. Quest’ultima è stata ritenuta responsabile di non aver sottoposto due dipendenti alla visita medica obbligatoria e alla formazione sulla sicurezza sul lavoro.

Lotta contro i lavoratori in nero

Nel contesto della lotta al lavoro non dichiarato, sono stati controllati otto lavoratori irregolari: due di loro sono stati regolarizzati immediatamente, mentre gli altri sei sono stati sottoposti a misure punitive. Complessivamente, sono state emesse sanzioni amministrative e ammende per un importo superiore a 42.000 euro.

Chiuse tre attività

Inoltre, in tre delle attività controllate, è stata imposta la sospensione fino a quando i lavoratori non avessero regolarizzato la loro situazione.

L’ispezione in una casa di riposo

Parallelamente, nell’ambito dei servizi svolti per tutelare la salute e il benessere degli anziani, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, insieme ai colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.), hanno effettuato verifiche in una casa di riposo nella zona tirrenica della provincia.

Dopo l’ispezione, è emerso che la responsabile della struttura aveva omesso di sottoporre un lavoratore dipendente alla visita medica obbligatoria e alla formazione sulla sicurezza sul lavoro. Inoltre, non erano state fornite adeguate informazioni ai lavoratori riguardo ai rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Anche in questo caso, è stato individuato un lavoratore non regolarizzato, il quale è stato regolarizzato dopo l’intervento delle Forze dell’Ordine. La titolare è stata soggetta a sanzioni amministrative e ammende per un totale superiore a 23.000 euro.