MASCALUCIA – “Coltivare la memoria è oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta in un mondo così pieno d’ingiustizie e di sofferenze a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare“, queste le parole pronunciate da Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah italiana.
Importanza della memoria ritrovata anche nelle parole pronunciate da Papa Francesco che ribadisce “l’anniversario dell’indicibile crudeltà che l’umanità scoprì 75 anni fa sia un richiamo a fermarci a stare in silenzio e fare memoria Ci serve per non diventare indifferenti. Se perdiamo la memoria, annientiamo il futuro”.
Pensieri quelli sopra citati particolarmente profondi e significativi, che chiedono a tutti noi di riflettere su una pagina recente della storia dell’uomo e che ci riguarda da vicino. Momento storico particolarmente doloroso che ha riconosciuto quale data celebrativa il 27 gennaio, definendolo il giorno della memoria.
Essendo la scuola luogo d’eccellenza per trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della memoria, educando al rispetto delle differenze contro ogni forma di violenza e discriminazione, al fine di impedire che la tragedia del nazi-fascismo e gli orrori delle deportazioni e dell’Olocausto possano ripetersi, ciascuna Istituzione Scolastica ha dato ampio spazio a iniziative, momenti comuni di narrazione e riflessione, al fine di mantenere vigile la memoria nei ragazzi, mirando al contempo alla formazione di una coscienza consapevole e ligia ai principi fondamentali dell’uguaglianza degli uomini, essendo ciascuno di noi simile all’altro.
Per il Circolo Didattico Giuseppe Fava di Mascalucia, guidato dal Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Gabriella Capodicasa, la giornata della memoria, per quanto l’emergenza della situazione sanitaria non abbia permesso di poter mettere in pratica tra le altre anche attività d’ampio spettro educativo quali seminari attraverso incontri con figure rappresentative e scrittori particolarmente competenti nella narrazione degli eventi che hanno definito questo momento storico particolarmente tragico e doloroso, ugualmente docenti e alunni hanno ricordato i tragici momenti in cui hanno trovato la morte vittime inconsapevoli e innocenti a causa di una distorta e crudele follia umana, riflettendo sull’egoismo esasperato di chi, in preda alla smania del potere, doveva decidere chi avesse “il diritto di vivere” e chi “il dovere di morire”.
Tante le attività proposte con l’utilizzo di svariate applicazioni fra le quali produzioni iconiche, lavori manuali, riflessioni scritte, l’uso di strumenti digitali quali story board, nel rispetto educativo dell’età dei piccoli studenti, adeguandone i contenuti al loro livello emotivo, con la consapevolezza che risulta necessario e doveroso trasmettere loro i fatti storici, perché ricordare, è un buon modo per fare sì che certi orrori non si ripetano più.
L’intenzione dei docenti del Circolo G. Fava è stata quella di consentire una partecipazione attiva alla commemorazione del 27 gennaio, attraverso un modello di interdisciplinarità che coinvolgesse unitamente all’aspetto celebrativo, le attività, la visione di video e soprattutto le conversazioni che potessero costituire per i bambini un’occasione di dialogo, riflessione e approfondimento sui valori della fratellanza, della solidarietà e della tolleranza. Scriveva Anna Frank: “È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo“.
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