Aumentano i casi di listeria, ritirati diversi alimenti dal mercato: sintomi e come difendersi

Aumentano i casi di listeria, ritirati diversi alimenti dal mercato: sintomi e come difendersi

ITALIA – La notizia era nell’aria e, dopo i primi ritiri di specifici alimenti dal mercato, è scoppiato un piccolo allarme relativo alla diffusione della listeriosi. Questo batterio, dal 2020 ad oggi, ha causato il decesso di 3 persone e determinato 66 casi clinici solo in Italia.

La sorveglianza del ceppo del batterio listeria (ST 155) è iniziata circa due anni fa a seguito di una serie di casi verificati in diverse regioni e che sono stati identificati in quanto i pazienti avevano richiesto assistenza medica con un’esigua parte di questi ultimi che ha sollecitato il ricovero.

PRODOTTI RITIRATI DAL COMMERCIO

Il Ministero della Salute ha diffuso i dati riguardo la diffusione della listeriosi, generata dal batterio Listeria monocytogenes, che hanno portato anche al ritiro di lotti di wurstel di pollo prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli e Aia. È stata infatti rilevata una correlazione tra i prodotti e alcuni casi clinici.

L’azienda ha avviato da diversi giorni una procedura volontaria di ritiro di alcuni lotti di wurstel di propria produzione di concerto con le autorità competenti. È quando rende noto la ditta, che fa parte del gruppo Veronesi, in relazione ad alcuni dei casi clinici e alla presenza del batterio listeria rilevato in una confezione di wϋrstel di pollo.

Si tratta, si sottolinea, di una decisione presa esclusivamente a titolo precauzionale, in quanto l’erronea conservazione del prodotto e il mancato rispetto delle indicazioni di cottura riportate in etichetta potrebbero rendere l’alimento non idoneo al consumo sotto l’aspetto microbiologico.

Agricola Tre Valli fa presente che considerata anche l’estate di caldo straordinario appena trascorsa esiste la possibilità che i prodotti in questione, una volta acquistati, possano essere stati trasportati, conservati in modo inappropriato e successivamente consumati non seguendo le indicazioni riportate in etichetta. Il ritiro, precisa il comunicato diffuso nel sito dell’azienda, riguarda esclusivamente quanto prodotto e rimasto in commercio dopo l’estate, identificabile con il bollo CE IT 04 M e data di scadenza fino al 5 dicembre 2022 compreso”.

DOVE SI TROVA IL BATTERIO LISTERIA 

Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un bacillo che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione potendo contaminare diversi alimenti come latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte e insaccati poco stagionati. La principale via di trasmissione per l’uomo, quindi, è quella alimentare.

SINTOMI

La gravità dei sintomi va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino a forme setticemiche, meningiti o aborto che possono verificarsi nei soggetti debilitati o immunodepressi. La listeria resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento mentre è molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti.

COME DIFENDERSI 

A spiegare come è possibile difendersi è il Ministero della Salute che mantiene “alta l’attenzione” sul problema. A tal proposito, si legge sul portale, si consiglia di lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali della cucina che vengono a contatto con gli alimenti come utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette.

Rilevante, inoltre, conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi.

Il dicastero del governo italiano consiglia fortemente di non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumare cotti e, quando lo si fa, conservarli in frigo e riscaldarli ad alta temperatura prima del consumo, dato che il batterio/organismo listeria è sensibile alle alte temperature. Per lo stesso motivo, gli esperti consigliano di non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta.