Gas e Luce, il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero: significato, garanzie e rischi

Gas e Luce, il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero: significato, garanzie e rischi

Dal 10 gennaio 2024 per il gas di casa e dal primo luglio 2024 per l’energia elettrica, termina definitivamente il mercato tutelato e si passa al mercato libero. Tale liberalizzazione, consente in pratica ai fornitori di energia di formulare delle offerte e relativi costi agli utenti a libera scelta, rispettando il criterio della concorrenza, cosi come in pratica già avviene per il settore telefonico, con le varie offerte e promozioni.

Cosa si intende per mercato tutelato e mercato libero

MERCATO TUTELATO (o Servizio di maggior Tutela)

Fino a qualche giorno fa (e fino al 31 luglio 2024 per l’energia elettrica) il mercato tutelato garantiva tariffe regolate e stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) a livello nazionale. In questo sistema, gli utenti non hanno la possibilità di scegliere liberamente il proprio fornitore di energia, ma sono vincolati a utilizzare il servizio offerto dal gestore di rete locale o da altri fornitori designati dall’ARERA per fornire l’energia elettrica e il gas.

Il mercato tutelato era pensato per garantire una protezione ai consumatori e assicurare tariffe stabili e trasparenti. Le tariffe sono revisionate periodicamente dall’ARERA per tenere conto delle fluttuazioni del costo delle materie prime e delle condizioni di mercato.

Da gennaio 2024 (gas) e luglio 2024 (energia elettrica), viene definitivamente accantonato il mercato tutelato, salvo che per i consumatori c.d. vulnerabili (età superiore a 75 anni; condizioni economicamente svantaggiate; disabili ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/92) per passare al mercato libero di energia e gas.

Cosa si intende per MERCATO LIBERO?

Il mercato libero non è altro che la liberalizzazione del mercato energetico, partito in Italia già nel 1999 con il decreto Bersani. Prima del mercato libero, infatti, in Italia esisteva un unico fornitore di energia elettrica (ENEL) e un solo venditore di gas che avevano il monopolio delle vendite. La presenza di più venditori, naturalmente, ha permesso la nascita della concorrenza nel settore dell’energia e del gas, permettendo così ai consumatori di poter scegliere tra diverse opzioni, più o meno convenienti a seconda delle proprie esigenze.

Fino ad inizio 2024, il cliente aveva libera scelta di poter aderire al mercato tutelato come al mercato libero: da oggi invece (e da luglio 2024 per l’energia elettrica), il consumatore dovrà necessariamente scegliere a quale fornitore rivolgersi sia per il gas in casa che per l’energia elettrica, selezionando l’offerta che potrebbe essere più vantaggiosa per i propri bisogni e consumi.

DIFFERENZE TRA MERCATO LIBERO E TUTELATO

La principale differenza tra mercato tutelato e libero consiste dunque nelle proposte commerciali e le tariffe da applicarsi: nel mercato libero infatti i fornitori possono proporre svariate offerte commerciali, con tariffe giorno/notte, prezzi bloccati, sconti, pacchetti personalizzati e servizi aggiuntivi per andare incontro alle diverse esigenze. Nel mercato tutelato invece il costo era sempre riferito ad un particolare indice nazionale e dunque senza possibilità alcuna di scontistica o riduzioni legate a sconti o scelte di mercato.

QUALI SONO I RISCHI?

Bisogna però prestare molta attenzione a quelle che saranno le offerte e le proposte che perverranno in questi mesi a noi consumatori.

Trattandosi infatti di mercato libero, “libera” sarà anche la proposta commerciale e soprattutto le modalità con cui fornire al cliente tale proposta. Operando infatti in questo settore, ad oggi, oltre 200 compagnie diverse con tariffe e promo diverse, attenzione particolare alla vendita tramite servizio telefonico (ricordiamo infatti che in Italia i contratti conclusi telefonicamente sono perfettamente validi) o tramite il servizio porta a porta, ove non mancheranno certamente proposte formalmente molto convenienti ma che nascondono, in realtà, numerosi rischi o costi aggiuntivi, penali, obbligo di permanenza minima ecc.

Una cosa è certa: nessun consumatore resterà senza gas o luce se non provvede a fare una scelta del nuovo fornitore. L’energia continuerà infatti ad essere fornita dal vecchio operatore, ma probabilmente a condizioni e costi più alti rispetto a quelli che si potrebbero trovare con altre offerte e altri fornitori.

Il consiglio è pertanto quello di muoversi per tempo, valutando in autonomia anche con internet e con vari siti che offrono comparazioni per trovare l’offerta più adatta alle proprie esigenze.

Per ultimo non dimentichiamo il cosiddetto diritto di ripensamento: entro 14 giorni dalla stipula del contratto con il nuovo fornitore, il cliente ha il diritto di “ripensarci”, ossia di recedere dal contratto senza pagare alcuna penale, qualora non convinto dall’offerta. In quel caso sarà necessario inviare una pec o una raccomandata con un apposito modulo per evitare brutte sorprese.