Stretta ulteriore sul Reddito di cittadinanza: il lavoro offerto non dovrà più essere “congruo”

Stretta ulteriore sul Reddito di cittadinanza: il lavoro offerto non dovrà più essere “congruo”

ITALIA – Non dovrà più essere “congrua” la prima offerta che – rifiutata – farà perdere il diritto al reddito di cittadinanza.

La commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento riformulato a firma Lupi (Noi Moderati) che sopprime la parola “congrua” dal testo della norma, che prevede che i beneficiari del Reddito decadano dal beneficio qualora non accettino la prima offerta di lavoro congrua.

È congrua l’offerta che considera le esperienze e competenze maturate e anche la distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento (entro 80 chilometri e raggiungibile in 100 minuti con mezzi di trasporto pubblici).

La commissione Bilancio della Camera ha infine dato il suo via libera al mandato ai relatori Roberto Pella (Fi), Paolo Trancassini (Fdi) e Silvana Comaroli (Lega).

Il testo licenziato approderà in aula a Montecitorio domani mattina alle 8, mentre il voto di fiducia è previsto per venerdì in mattinata.