Coronavirus, perché ci sarà la vaccinazione annuale: l’opinione degli esperti

Coronavirus, perché ci sarà la vaccinazione annuale: l’opinione degli esperti

ITALIA – Mentre il mondo si interroga sulla capacità dei vaccini attuali di fermare la nuova variante Omicron del coronavirus Sars cov 2, sempre più esperti sono convinti che il virus non sparirà mai del tutto ma diventerà endemico, come una influenza stagionale per la quale bisognerà vaccinarsi ogni anno con le opportune modifiche all’antidoto. Di questo è convinto anche Albert Bourla, il numero uno di Pfizer.
Se dobbiamo fare un’ipotesi basata su tutto ciò che ho visto finora, direi che probabilmente saranno necessarie vaccinazioni annuali per mantenere livelli di protezione molto robusti e molto, molto alti”.

Lo stesso scenario di una vaccinazione annuale periodica anti covid è stato delineato anche dal professor Francesco Vaia, direttore dell’Istituto nazionale di Malattie infettive Lazzaro Spallanzani. Bisogna “comprendere che il Sars-Cov-2 muta, ma come avviene sovente nelle code delle pandemie anche in maniera benigna” e per questo “Come Paese dobbiamo spingerci oltre arrivando a fare il richiamo una volta l’anno, esattamente come avviene per il vaccino antinfluenzale” ha sottolineato Vaia al Messaggero, aggiungendo: “Il punto è arrivare a chiudere l’emergenza, aggiornando i vaccini e arrivando a farci la dose annuale con la stessa logica dell’antinfluenzale. La vaccinazione non deve essere un dramma”.

In unione alla “presunta cadenza annuale” del vaccino, il virologo Pregliasco spiega perché la variante Omicron del coronavirus sembrerebbe provocare infezioni lievi e la dinamica che segue la pandemia nel suo diffondersi.

È un fatto atteso e per certi versi naturale, fisiologico nella tendenza peculiare di questo virus, che come i virus dell’influenza ha una sua instabilità che gioca a favore del virus. Cioè, l’applicazione oggettiva di questi errori, tentativi, durante la replicazione. Perché il virus non ha un’intelligenza per mutare, è semplicemente instabile. I virus come gli Orthomixovirus dell’influenza e i Coronavirus sono più instabili rispetto ad altri. Quello che si vede e che possiamo dire in senso prognostico è che sembrerebbe acclarato che la variante sia molto più diffusiva e contagiosa, ma c’è di buono che la casistica delle infezioni sembra lieve.

Nella variante Omicron sembrerebbe ci siano variazioni soprattutto nell’S1, che è la parte che facilita la contagiosità. Non ci sono invece nella S2, il gambo di questo uncino, che è la parte che invece se cambiata è responsabile dell’aggressività. Questa è una bella notizia. Può capitare come si è verificato col SARS-CoV-2 una situazione peggiore del normale, rispetto al SARS che conoscevamo, però la tendenza è quella di parassitare in modo delicato l’ospite. Ebola è molto più “stupido” come virus; ammazza gli ospiti in modo orrendo e rapidamente e non ha quella facilità diffusiva che invece ha avuto il SARS-CoV-2, proprio perché la gran parte dei casi è banale.”

Questa pandemia va avanti a onde, come quelle generate da un sasso lanciato nello stagno, quindi le più brutte sono quelle che sono passate, ma ce ne saranno altre. Non ci sarà la fine della pandemia. Ci sarà un lento abbassamento delle onde nei momenti che facilitano i contagi come l’inverno. Come sappiamo a causa del freddo, degli sbalzi termici i virus respiratori si avvantaggiano.

 

Foto di repertorio