ITALIA – Inizia a farsi strada nel contagio degli italiani una nuova variante del Coronavirus, che insieme alla variante Delta ha spostato l’attenzione sull’importanza della vaccinazione, ancor più che come prevenzione al contagio come scudo verso il rischio di morte: si tratta della variante Kappa.
I numeri riportati dal monitoraggio del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità relativi alla settimana tra il 21 e il 27 giugno sono in calo, ma la presenza di questi ceppi sul territorio inizia ad allertare le autorità sanitarie.
A rasserenare il fatto che la maggior parte di questi casi è attribuibile a focolai circoscritti riportati in varie parti del Paese, dunque in un contesto ancora ben controllato.
Variante Kappa, cos’é?
Nonostante si sappiano ormai molte cose sulla variante Delta, poche se ne conoscono al momento sulla variante Kappa.
La variante Kappa (B.1.617.1) è uno dei sottotipi della variante indiana, oggi nota come Delta. I due sottotipi hanno poche differenze, ma la Kappa si conosce al momento un po’ meno, tanto da non essere considerata come variante “di preoccupazione” (Voc) come la Delta, ma solo “di interesse” (Voi).
A dare più notizie sulla variante sarebbe stato anche Brett Sutton, dirigente del dipartimento sanitario di Victoria, in Australia, dove sono stati osservati focolai di questo ceppo.
Sembrerebbe che il sottotipo di variante Delta sia contagioso quanto il morbillo e attacchi più facilmente le fasce d’età tra i 12 e i 20 anni.
I vaccini Pfizer e AstraZeneca sarebbero altamente efficaci nel prevenire il ricovero nei casi della variante offrirebbero rispettivamente il 92% e il 96% di protezione a chi è completamente vaccinato.
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