ITALIA – Notizie in miglioramento per l’Italia sul fronte dell’emergenza Coronavirus: nel periodo 16-22 novembre 2020, infatti, l’Rt calcolato sui casi sintomatici risulta sceso a 1,08. Si attendono cambi di colore per le regioni e misure per il Natale.
Quasi tutte le regioni, oltre la metà, registra valori medi di Rt compresi tra 1 e 1,25: dati inferiori rispetto alla soglia di emergenza che ha determinato gli scorsi Dpcm e la divisione dell’Italia in zone di rischio.
Si fa sempre più concreta, quindi, la possibilità di vedere presto tutta la nazione in zona gialla in vista delle festività natalizie. Anche se, come hanno anticipato tutte le autorità politiche e sanitarie competenti, quello del 2020 sarà senza dubbio un Natale più sobrio per tutti (una necessità per evitare ulteriori focolai e aumenti dell’indice di contagio), alcune misure potrebbero essere allentate per le settimane precedenti le feste. Un po’ per permettere ai commercianti di riprendere, in tutta sicurezza e con i dovuti accorgimenti, le proprie attività, un po’ per garantire agli italiani un minimo di serenità almeno per il periodo finale dell’anno.
Responsabilità e attenzione, però, rimangono le parole chiave. L’emergenza non è assolutamente finita e gli indici non sono ancora tutti sotto la soglia d’allarme.
Per Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta potrebbe essere presto decretato il passaggio dalla zona rossa a quella arancione (o perfino gialla, almeno così auspicano alcuni governatori). Si discute anche su Calabria, giudicata invalutabile, Sicilia e Puglia. Tuttavia, è importante ricordare che, in base ai valori registrati nel periodo preso in considerazione nel monitoraggio, in Italia vi sono ancora 10 regioni a rischio moderato-alto (perché con indice Rt superiore a uno): si tratta di Abruzzo, Campania (giunta però al limite di indice Rt uguale a 1), Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Sicilia, Toscana.
Di seguito l’elenco delle regioni per indice Rt:
Abruzzo: 1,06
Basilicata: 1,21
Calabria: 0,92 (dati giudicati però non valutabili)
Campania: 1
Emilia-Romagna: 1,07
Lazio: 0,88
Liguria: 0,76
Lombardia: 1,17
Marche: 0,93
Molise: 1,17
Piemonte: 0,84
Puglia: 0,99
Sardegna: 0,71
Sicilia: 1,04
Toscana: 1,2
Umbria: 0,74
Val d’Aosta: 0,99
Provincia Autonoma di Bolzano: 1
Provincia Autonoma di Trento: 0,81
Tra gli indicatori che verranno presi in considerazione nelle prossime ore per determinare i nuovi “cambi di colore”, oltre all’indice Rt, vi sono anche i ricoveri e i posti letto in Terapia Intensiva. Proprio qui, il rischio risulta ancora evidente per diverse regioni.
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