Coronavirus, in Italia “sarà un Natale diverso”. Le previsioni di Conte: “Non più di sei in famiglia, NO a veglioni e tombolate”

Coronavirus, in Italia “sarà un Natale diverso”. Le previsioni di Conte: “Non più di sei in famiglia, NO a veglioni e tombolate”

ITALIA – Si avvicinano le feste e l’attenzione è alta verso il tema restrizioni. Mentre gli italiani pensano alle ipotetiche modalità con cui trascorrere Natale e Capodanno, arrivano dai vertici le prime ipotesi, pertanto non ancora ufficiali, come attestato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Quest’ultimo ieri sera è stato ospite di Lilli Gruber nella trasmissione “Otto e mezzo” (qui l’intervento completo) in diretta su La7.

La situazione contagi

In merito alla situazione contagi il premier ha affermato: “Intanto possiamo dire che questo sistema di monitoraggio che abbiamo messo in piedi, collegato alle misure restrittive, sta funzionando. In due settimane tale sistema ci ha consentito di passare da un Rt pari a 1,72 a 1,44 e poi 1,2. Gli esperti non hanno la palla di vetro e non ce l’ha nemmeno il Governo. Io spero che il prossimo venerdì l’Rt si avvicini a 1″.

Spostamenti tra Regioni

La conduttrice ha inoltro chiesto se ci si potrà spostare da una Regione all’altra in occasione delle feste e come si potranno trascorrere le stesse. “Ci stiamo lavorando, se le cose continuano così nel mese di dicembre non avremo più zone rosse ma zone gialle e arancioni e questo ci predisporrà a dei trasferimenti. Però è chiaro che si avvicina il periodo natalizio e questo richiede delle misure ad hoc. Abbiamo concordato che nel periodo natalizio non ci possiamo permettere vacanze sulla neve. Ci saranno delle limitazioni nelle occasioni di socialità in generale. Sarà un Natale diverso. La raccomandazione alle famiglie è: non più di sei. Dobbiamo assolutamente contenere tombolate, feste, festini, veglioni”.

La questione vaccino

In merito al vaccino disponibile da fine gennaio: “Al momento non c’è l’obbligatorietà però è chiaro che raccomandiamo che tutti possano fare il vaccino. Renderlo obbligatorio è una scelta molto forte che al momento non è stata assunta. Io personalmente sono favorevole alla facoltatività. Io lo farò perché quando sarà sul mercato sarà testato e assolutamente sicuro”.

Foto cattura di schermata, video La7