Scoperti B&B abusivi a Piazza Armerina: guadagni in nero fino a 100 mila euro

Scoperti B&B abusivi a Piazza Armerina: guadagni in nero fino a 100 mila euro

PIAZZA ARMERINA – Gli ultimi anni hanno registrato una boccata d’ossigeno per il turismo siciliano, specie nelle località più rinomate tra le quali la “Città dei mosaici”.

Un effetto sicuramente benefico per l’economia locale che ha comportato nel contempo il proliferare di strutture extra alberghiere (tantissime con standard elevati) in grado di offrire
sistemazioni per tutte le “tasche”, grazie alle agevolazioni di tipo amministrativo e fiscale. Dal punto di vista economico, quest’impennata ha certamente prodotto ricadute positive sul territorio, nonostante i fenomeni di abusivismo: anche in questo campo, infatti, il mancato rispetto delle regole produce gravi effetti distorsivi della concorrenza, danneggiando gli operatori
“onesti”.

Anche quest’anno è stata disposta “l’intensificazione dell’azione di contrasto all’economia illegale e sommersa” nel territorio della provincia. In tale contesto, la Guardia di Finanza di Piazza Armerina ha eseguito una serie di controlli, accertando l’esistenza di due esercizi in nero, uno dei quali addirittura privo delle previste autorizzazioni amministrative e di pubblica sicurezza. Ancora in corso di quantificazione anche l’omesso conteggio contabile di proventi in nero, pari a circa 100 mila euro mentre ingannevole risulta l’attività pubblicitaria condotta in qualità di B&B.

La presenza di tali esercizi in siti internet specializzati quali Booking, Airbnb, TripAdvisor, ecc., unitamente ad altri elementi investigativi, hanno costituito una prova ulteriore di un’attività certamente non improvvisata né saltuaria. Le investigazioni sono state precedute da un’attenta analisi informativa e di controllo economico del territorio, dall’incrocio dei dati presenti nei portali web dei siti specializzati e dalla consultazione delle banche dati in uso al Corpo. Le violazioni amministrative constatate riguardano la mancata comunicazione di avvio attività all’ente locale, quella più grave dell’omessa comunicazione alla questura delle persone ospitate, le comunicazioni fiscali dirette al recupero a tassazione e quella degli importi percepiti ma non dichiarati al fisco.