Quattro gol del Ragusa a un Catania ancora tutto da decifrare

Quattro gol del Ragusa a un Catania ancora tutto da decifrare

CATANIA – È stata poco meno di un’amichevole o allenamento congiunto che dir si voglia (il primo aperto a tutta la stampa anche se abbarbicati in uno spazio ridotto), ciononostante CataniaRagusa non poteva non riportarci indietro a quel primo incontro in serie D che ha dato il via, con il bel gol iniziale di Lodi, a un campionato da incorniciare che ci ha permesso di ritornare tra i professionisti appena sette mesi dopo.

Oggi, al Totuccio Carone di Ragalna, la curiosità era tanta, avidi di novità sui progressi della formazione rossazzurra impegnata non nella solita partitella rossi contro azzurri ma con un avversario davvero degno. E le novità, di certo, non sono mancate ma… all’incontrario di ciò che desideravamo con un Ragusa che ha messo a dura prova i rossazzurri che hanno subito quattro sberle con due eurogol, un rigore e la terza segnatura causata da uno svarione difensivo.

Il penalty realizzato da De Luca non lenisce per nulla una prestazione inconsistente, svuotata al centrocampo (almeno fino all’ingresso di un ottimo Ladinetti), affannosa all’attacco con un inutile “disperarsi” di Sarao e a volte distratta in difesa (leggi terzo gol e rigore), per una prestazione opaca giustificata solo da un ritardo nella preparazione e nella sperimentazione di alcuni schemi di gioco.

Undici iniziali con Livieri, Rapisarda, Castellini Curado, Mazzotta, Zammarini, Rizzo, Rocca, Chiricò, Sarao, Marsura. Nel secondo tempo saranno numerosi i cambi, portiere compreso, dove ad incidere davvero e in meglio, come dicevamo, è stato l’ingresso di Ladinetti al posto di Rizzo che ha dato (finalmente) ordine e schemi a un centrocampo asfittico e con poche idee.

La partenza incontenibile del Ragusa, che ha messo in essere un piglio decisamente diverso contro un Catania lento e troppo prevedibile nelle sue poche giocate, con due bei gol (Marsevigi e Maltese) nei primi dieci minuti hanno segnato l’intero incontro, anche perché c’è voluto tutto un primo tempo per vedere l’unica azione degli etnei con un tiro in porta di Marsura. A seguire una fase di contenimento da parte degli avversari che non hanno concesso nulla e ben amministrando il vantaggio inziale, approfittando anche di uno svarione in difesa per triplicare. Il rigore trasformato da De Luca, per il momentaneo tre a uno, aveva aperto uno spiraglio per un rigurgito d’orgoglio che non c’è stato sostituito da un mal contenuto nervosismo.

Tutta da decifrare la “serenità” di Tabbiani in panchina che ha dato poche indicazioni osservando attentamente i tanti aspetti da correggere nella sua squadra. “Una lezione che ci fa comprendere che dobbiamo migliorare tutti” è la risposta (un tantino troppo generica) da parte di Rizzo intervenuto in conferenza stampa alla nostra domanda: la lezione che avete imparato dal 4 a 1 di oggi? E davvero sincera e rappresentativa della insufficiente prestazione la seconda risposta, sempre di Rizzo, alla nostra ulteriore domanda: cos’è mancato oggi al Catania? Non ti so dire…cos’è mancato? Un po’ di tutto, non siamo riusciti a fare le nostre giocate e dobbiamo migliorare per farci trovare pronti venerdì 1° settembre.

Aggiungiamo noi: visto oggi speriamo che il tempo basti.

Presente all’incontro, oltre i vertici della società etnea, anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Foto di Concetto Sciuto