MESSINA – Dopo il derby disputato al San Filippo, la nostra redazione ha riscontrato i top e i flop del match, sponda rossazzurra.
IL TOP
Djordjevic 6: premettendo che non eccede, il serbo gioca in maniera positiva, il migliore dei suoi. Le sue verticalizzazioni e discese in avanti sono ottime, c’è sul versante destro e si fa sentire fronteggiando il trio di centrocampo del Messina e affianca Piscitella sulla fascia. In difesa è quasi impeccabile. Un primo tempo sicuramente ottimo. Le sue chiusure sono importanti in diversi frangenti di gara. In un disastro difensivo è l’unico che si salva, nella ripresa cala come tutto il Catania ma non gli vengono attribuite colpe. Fa la sua partita e forse se gli altri suoi compagni avessero fatto il “compitino” sarebbe stata un’altra partita, di una qualità superiore.
I FLOP
De Rossi 4,5: che errore nell’occasione del gol di Madonia! Non si può perdere un pallone in questo modo, se il calciatore messinese si fosse lasciato cadere allora De Rossi sarebbe stato espulso, poiché tratteneva la maglia dell’attaccante biancoscudato. È sempre in ritardo, impreciso, non partecipa alla manovra offensiva e non dà una mano. Nel primo tempo come se giocasse per l’altra squadra, nella ripresa si “astiene” e dalle sue parti il pallone non passa. Dopo tanto tempo ha avuto la sua chance di rilancio ma l’ha sfruttata malissimo.
Il centrocampo (5): dov’è? In realtà sì, i tifosi rossazzurri però ricorderanno Scoppa certamente per la rissa con Maccarrone e Musacci lì in mezzo. Sbaglia troppi palloni, non aiuta i suoi compagni di reparto ma non viene nemmeno aiutato da loro. Fornito troppo giù, Silva forse è quello che si vede di più. Il famoso “filtro a centrocampo” non esiste, poiché il Catania gioca principalmente per lanci lunghi e imposta rasoterra direttamente con Djordjevic e grazie ad una linea attaccanti molto alta come baricentro. Silva ad un certo punto esce e con l’ingresso in campo di Barisic non cambia molto. L’idea di gioco dovrebbe passare proprio dal centrocampo ma se questo non c’è, viene difficile giocare e costruire azioni da gol. Serve qualcosa di più, poiché questi giocatori sono i “ricambi” dei titolari e, seppur relativamente, c’è una grande differenza che non dovrebbe esistere in un campionato di terza serie. Male, male, male: così non si hanno certezze.
GLI ALTRI
Pisseri 6, Nava 5,5, De Santis 6, Fornito 5, Silva 5, Scoppa 5, Russotto 5, Calil 5, Piscitella 6, Barisic s.v., Anastasi 5,5, Piermarteri s.v.
L’ALLENATORE
Pino Rigoli 5: manca la cattiveria. Nel primo tempo il Catania ha le credenziali per far male al Messina ma attacca principalmente sulla fascia sinistra con Piscitella e Djordjevic, senza fortuna. Il centrocampo è da rivedere con Scoppa e Fornito tra i peggiori. Una prima frazione di gioco in cui il Catania ha sofferto le giocate dell’avversario con un De Rossi nettamente in ritardo e un buco in mezzo al campo che ha permesso al Messina di penetrare più volte nell’area di rigore rossazzurra. Nella ripresa i ritmi sono molto bassi, il Catania non accenna segni di reazione ed il Messina gioca poco o nulla ma trova la rete del 2-0 grazie ad un altro errore difensivo, quello di Nava: due disattenzioni che puniscono il Catania. Non c’è molto da aggiungere se non la mancanza di un’idea di gioco vera e propria, sembra proprio che il Catania in trasferta parta con un deficit al cospetto di tutti gli altri avversari. Il turnover non ha funzionato e l’attacco è stato (salvo Piscitella) l’ennesimo Flop. Con la F maiuscola. Come quasi tutto, del resto. Senza quei due errori, forse, si sarebbe passati ai supplementari. Con i se e con i ma, però, non si va da nessuna parte. Un’opportunità per cercare di raggiungere i playoff oggi è andata via e a prescindere che il Catania li raggiungerà o meno è un’occasione persa.
IL MESSINA
Berardi 6; Mileto 6,5, Maccarrone 6, Bruno 6, De Vito 6; Capua 6,5, Musacci 6, Mancini 5,5; Madonia 7, Pozzebon 6, Milinkovic 6, Akrapovic 6, Rea s.v., Grifoni s.v. All. Lucarelli 6,5