A Catania protocollo con Fsi per far decollare progetti fermi da 50 anni

A Catania protocollo con Fsi per far decollare progetti fermi da 50 anni

CATANIA – Il Comune di Catania, insieme a Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani, ha firmato un protocollo d’intesa per migliorare le infrastrutture e rigenerare le aree urbane dismesse del Gruppo FS presenti in città. Anche Anas è parte del progetto.

Obiettivi del protocollo

Il protocollo prevede diverse attività già pianificate dagli anni ’70, tra cui la sistemazione del “Nodo Catania”. Questo include l’interramento della stazione di Catania Centrale e del tratto ferroviario Acquicella-Bicocca, per permettere l’estensione della pista dell’aeroporto “Vincenzo Bellini”. Inoltre, il progetto punta a migliorare la mobilità integrata tra il servizio ferroviario e la metropolitana di Catania, garantendo interventi di manutenzione e nuove opere anche di responsabilità Anas. E cioè la costruzione della terza corsia della tangenziale di Catania e il miglioramento delle strade SS192 (Valle del Dittaino) e SS417 (Caltagirone). Gli interventi di rigenerazione urbana interesseranno aree come l’ex Omr vicino al porto turistico e l’area ex Ogr.

Finanziamenti e tempistiche

Per l’interramento del tratto Acquicella-Bicocca sono stati stanziati 515 milioni di euro, di cui 95 milioni dal Pnrr. I lavori, iniziati nel 2023, dovrebbero concludersi nel 2026. L’interramento della stazione di Catania Centrale è stimato a un costo di circa 1 miliardo di euro. Tuttavia, solo 17 milioni sono stati assegnati per la progettazione, senza finanziamenti certi per la realizzazione. Per le opere Anas, sono disponibili 596 milioni di euro per la terza corsia della tangenziale e 1.120 miliardi per l’adeguamento delle strade SS192 e SS417. Anche qui nessuna previsione sull’inizio e quindi la fine dei lavori.

Prossimi passi per rigenerazione urbana dal recupero delle aree dismesse

Entro il 2025 è prevista la conclusione del dibattito pubblico sugli interventi di rigenerazione urbana da parte di Fs, seguita dalla proposta di un nuovo piano urbanistico da parte del Comune di Catania. Il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Paolo La Greca ha dichiarato che il nuovo piano sarà presentato alla giunta la prossima settimana.



 

 

Le dichiarazioni di Ferraris e Trantino

Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane ha dichiarato: “La firma del Protocollo d’Intesa con il Comune di Catania è un chiaro esempio di come il Gruppo FS intenda progettare e realizzare opere infrastrutturali integrate che siano prima di tutto condivise con i territori e che producano valore e benefici alle comunità interessate. Quest’intesa è l’inizio di un percorso che ha l’obiettivo di fornire ai cittadini servizi di mobilità connessi e intermodali e riqualificare spazi urbani ad oggi non utilizzati rendendoli attrattivi e centri di servizi e utili funzioni”.

Attraverso la realizzazione di queste opere ferroviarie Catania – ha dichiarato Enrico Trantino, sindaco del Comune di Catania – potrà beneficiare di corridoi di mobilità su ferro, siano essi regionali, nazionali e internazionali per connettere la Sicilia al continente europeo. Interventi di fondamentale importanza per il sistema ferroviario anche in prospettiva del Ponte sullo Stretto, che hanno anche lo straordinario vantaggio di restituire alla Città di Catania il rapporto con il mare, negato da oltre 160 anni da una cintura ferroviaria che ha impedito un’osmosi virtuosa del benessere collettivo dei cittadini dell’area metropolitana etnea”.

Il protocollo è stato siglato da Enrico Trantino, Sindaco del Comune di Catania, Dario Lo Bosco, Presidente di RFI, Umberto Lebruto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Sistemi Urbani alla presenza di Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS e Paolo La Greca, Vicesindaco con deleghe all’Urbanistica, Mobilità e Rapporti con l’Università del Comune di Catania.