Catania, salvezza da mettere in cassaforte. Poi, spazio al futuro

Catania, salvezza da mettere in cassaforte. Poi, spazio al futuro

CATANIA – Il rigore trasformato da Vantaggiato a tempo scaduto, tra mille polemiche, azzera gli obiettivi del Catania? No. Mancano ancora tre partite alla fine del campionato di Serie B ed il Catania non ha ancora centrato la salvezza. La squadra di Marcolin sperava nel suo piccolo di contribuire alla risalita in classifica dell’Elefante fino a trascinarlo in zona playoff. Ma se prima le possibilità di realizzare una simile impresa erano ridotte al lumicino, riuscirci adesso avrebbe del miracoloso con nove lunghezze di svantaggio dall’ottavo posto.

Le parole di Marcolin nel post gara di Catania-Livorno sono inequivocabili: “Il sogno è svanito”. La salvezza, invece, è sicuramente a portata di mano considerando il fatto che i rossoazzurri hanno raggiunto quota 48. Altri 2-3 punti basteranno per essere sicuri di mettere in cassaforte la permanenza in B, allontanando una volta per tutte lo spettro chiamato Lega Pro, che fino a non molto tempo fa aleggiava a Torre del Grifo incutendo reale timore.

Adesso gli ultimi sforzi attendono il Catania, dopo una stagione complicata, deficitaria e caratterizzata da svariate difficoltà. A Brescia attenzione alla voglia di onorare fino in fondo il campionato da parte delle rondinelle, a cui servirebbe un autentico miracolo sportivo per evitare la retrocessione ma che, ancora, non si danno per vinte. Successivamente il Catania ospiterà il Cittadella e renderà visita al Carpi.

In caso di vittoria a Brescia, Marcolin potrebbe dare maggiore spazio a chi ha giocato meno finora. Poi toccherà alla società dell’Elefante decidere cosa fare da grande, chiarendo futuro, programmi, conduzione tecnica e composizione dell’organico per affrontare il prossimo campionato. Sarà sicuramente un’estate molto calda per il Catania, ma prima c’è da archiviare la pratica salvezza.