Al Machiavelli ritorna in scena l’opera dei pupi con “Rinaldo e Gattamogliere” dei Fratelli Napoli

Al Machiavelli ritorna in scena l’opera dei pupi con “Rinaldo e Gattamogliere” dei Fratelli Napoli

CATANIA – Continua con successo la rassegna dedicata all’opera dei pupi promossa dal teatro Machiavelli in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania, la fondazione Lamberto Puggelli, l’associazione Ingresso Libero, il museo internazionale delle Marionette di Antonio Pasqualino di Palermo e il sostegno di Cardiovascular con il secondo atteso appuntamento dei cinque in cartellone: “Rinaldo e Gattamogliere”.

Uno spettacolo messo in scena dalla Marionettistica dei Fratelli Napoli su copione elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli sulle serate
dell’Opira catanese, che andrà in scena sabato 30 marzo, alle ore 21, e domenica 31 marzo, alle ore 18.

La storia di “Rinaldo e Gattamogliere” è uno degli episodi più esemplari dell’Opera dei pupi, per la definizione dei caratteri e dei rispettivi ruoli di Rinaldo, Gano di Magonza, Carlo Magno, Orlando, il negromante Malagigi e tutti i personaggi minori che commentano la storia dai propri punti di vista.

“Rinaldo attraversa il Bosco della Foglia per portare a Montalbano il tesoro guadagnato nell’impresa di Dama Rovenza – spiega Fiorenzo Napoli – mentre Gano di Magonza gli tenta un agguato per ucciderlo, ma grazie all’aiuto di Peppininu scampa all’imboscata mentre l’infame Gano lo calunnia raccontando ad Orlando e Carlo Magno che fu lui ad essere assalito dal paladino al Passo della Foglia, facendo in modo che i due cugini si sfidino a duello proponendo a Carlo Magno un’alleanza col re saraceno Gattamogliere, per uccidere Rinaldo e vendicare Mambrino e i suoi congiunti”.

Un intreccio di avvincenti avvenimenti dal lieto fine che, nonostante l’invenzione tutta italiana di allearsi con un sovrano saraceno, è l’opera su Rinaldo più vicina ai cantari francesi.

“Rinaldo e Gattamogliere – continua Alessandro Napoli – è una rappresentazione brillante e gioiosa nella quale i personaggi carolingi incarnano i valori tradizionali dell’unità familiare tesi a combattere il male aspirando ad un ordine del mondo più giusto”.