CATANIA – “La morte di Pierpaolo Pasolini è, a 49 anni di distanza, intrisa di dubbi ed altrettanti misteri e l’unica certezza è che dal 2 novembre 1975 l’Italia ed il mondo intero sono privi del contributo artistico e culturale di una delle personalità e degli intelletti maggiormente prolifici del secolo scorso“.
Con queste parole Nicola Costa introduce lo spettacolo “Solo l’amore conta“, una pièce che graffia l’anima rimanendo legata ad essa che, dopo l’ennesimo soldout dello scorso febbraio, andrà in scena venerdì 29 novembre, alle ore 22, al FAB di Catania proponendo un lungo ed emozionante viaggio alla scoperta di un uomo chiamato Pierpaolo attraverso il delicato ed approfondito adattamento del regista e drammaturgo Nicola Costa, il quale indagherà sulla vita dell’intellettuale friulano evidenziando i profondi sentimenti di amore destinati alla madre Susanna Colussi, interpretata dall’attrice-cantante Alice Ferlito, e quelli decisamente più controversi nei confronti del padre Carlo Alberto Pasolini, militare italiano e dichiarato sostenitore del fascismo.
“Ogni volta che riporto in scena questo spettacolo vengo travolto da un’infinità di emozioni e da un profondo senso di responsabilità, ricerca di giustizia e rispetto per l’uomo e l’artista, per il poeta e per il bambino che è stato Pierpaolo Pasolini – dichiara Nicola Costa – e questo valzer di stati d’animo mi commuove sempre“.
Nicola Costa e Alice Ferlito tornano in scena insieme per uno spettacolo dal sapore catartico che nonostante i numerosi riferimenti agli “Scritti corsari”, a “Il PCI ai giovani”, a “La ballata delle madri” ed altre opere pasoliniane, nonché ai fatti di Valle Giulia e di Piazza Fontana non può definirsi uno spettacolo politico ma una messa in scena in cui predominano il coraggio della contestazione e l’importanza dell’amore.
“Insieme ad Alice – continua Costa – ci limiteremo a fare teatro, nel rispetto della parola scritta che solo successivamente diviene recitata, ovvero condivisa e per certi versi amata ed armata. Racconteremo i sentimenti ed i conflitti che Pierpaolo, uomo ed artista, ebbe il coraggio di denunciare in un tempo in cui non era facile provare a cambiare le cose, esprimere dei dubbi o semplicemente prendere le distanze da certi dettami e dalle consuetudini imposte. Pasolini denunciò per primo gli effetti che il consumismo avrebbe avuto nella società moderna, evidenziando la distanza che andava delineandosi in modo inarrestabile tra la classe borghese e quella operaia il cosiddetto sottoproletariato. Il suo contributo letterario è tutt’oggi di grande contemporaneità“.
Pasolini è descritto come un essere umano capace d’amare ogni aspetto della sua variegata vitalità, ogni suo pensiero, dal più semplice al più scandaloso, ogni sconfitta o conquista ed ogni incontro destinato a mettere radici, perché come sintetizza anche il titolo dello spettacolo, “Solo l’amore, solo il conoscere conta, non l’aver amato, non l’aver conosciuto“.