Maturandi: tra paure, ansie e aspettative per il futuro

Maturandi: tra paure, ansie e aspettative per il futuro

CATANIA – La maturità è decisamente uno dei momenti di maggiore tensione per qualsiasi studente, dagli studenti modello a quelli apparentemente meno interessati al profitto scolastico. Rappresenta l’abbandono della scuola, quel luogo che, nel bene e nel male, ha fatto parte della propria vita da sempre e che rappresenta l’inizio di un nuovo percorso, sia questo l’università, il lavoro o un anno sabbatico.

Gli studenti temono l’esame già dai primi anni delle scuole superiori, quando gli insegnanti iniziano a renderli consapevoli delle difficoltà da affrontare per raggiungere la preparazione, culturale e personale, necessaria per affrontare la prova finale.

L’ultimo anno di scuola, però, è diverso da tutti gli altri: la paura per gli esami di stato diventa un insieme di aspettative, attesa e ansie varie. I maturandi passano giornate intere e notti insonni a riflettere sulle possibili tracce delle prove, su come creare una tesina interessante e originale per stupire la commissione all’esame orale, su come memorizzare i programmi e su cosa fare del proprio futuro.

Agli occhi di chi non ha mai attraversato situazioni simili o di chi le ha vissute in tempi diversi da quelli odierni, la maturità sembra un banale esame, qualcosa per cui migliaia di studenti ogni anno “vivono nel terrore” senza una motivazione ragionevole.

Per dei comuni 18enni, però, gli esami del quinto anno sono anche qualcosa di più: si tratta di un punto di arrivo ma anche dell’inizio di una nuova fase della propria vita, una fase che spesso non vedono l’ora di affrontare ma che a volte non si sentono ancora totalmente pronti a vivere o che vivono con sentimenti contrastanti, quali paura, ansia, emozione e attesa.

Luana, studentessa di liceo linguistico, afferma che una delle paure più grandi degli studenti è quella di “gettare al vento” anni di sacrifici per un semplice errore, un brutto scherzo dell’emozione o dell’ansia: “Da maturanda, la mia paura principale è ovviamente quella di fallire, di non esprimere le mie potenzialità davanti ai professori interni ed esterni e di deludere le mie stesse aspettative e quelle di chi crede in me”. Inoltre, aggiunge che in questo momento a dominarla è anche “un forte senso di insicurezza, sia per la prova che dovrò affrontare, ovviamente del tutto nuova per me, sia per il futuro che mi aspetta fuori dalla scuola”.

Non mancano però i motivi per essere positivi: “Nonostante ansie e paure, sono felice di essere arrivata alla tappa finale, quella in cui posso dare il meglio di me stessa” continua Luana. In più, come tutti i giovani, la studentessa non nasconde le sue ambiziose speranze per il futuro: “Spero che la maturità sia il punto di partenza di un futuro meraviglioso, che presenti sì delle difficoltà, ma anche delle soddisfazioni”.

Come molti maturandi, anche Luana in questi giorni sta riflettendo molto sul passato e sul futuro: “Avrò nostalgia della scuola e del suo personale e forse rimpiangerò alcune scelte passate, ma allo stesso tempo sento anche un senso di liberazione e di attesa, perché vedo questo momento come una sorta di ‘trampolino di lancio’ per il mio futuro. Questi 5 anni di liceo mi hanno fatta cambiare e maturare molto. Sono stati anni di vera formazione, che mi hanno resa consapevole di me stessa”.

Claudia, anche lei maturanda in un liceo linguistico, teme gli esami, ma è anche convinta che la difficoltà dipenda anche dalla preparazione: “Avere paura è normale, ma se si è bravi e si crede nelle proprie capacità è una prova affrontabile”. Neanche lei però è del tutto serena: “Ad agitarmi un po’ sono i commissari esterni. Poi, come tutti, ho paura di dimenticare qualcosa di importante o di fare una figuraccia”.

Sulle sensazioni riguardo l’abbandono del contesto scolastico, Claudia rivela di essere divisa: “Sono contenta solo al 90%. Al liceo ho passato cinque anni ‘di fuoco’, in negativo a volte ma anche in positivo: ho conosciuto persone interessanti e imparato tanto. E anche se la mia classe non è stata delle migliori, con l’esclusione di qualcuno, mi ha insegnato tanto su come vivere”.

Per quanto riguarda il futuro, anche Claudia è ambiziosa e determinata: “Il mio sogno è diventare odontoiatra. Quindi dopo la maturità mi aspetteranno i tanto temuti test di ammissione alla facoltà di medicina. Mi auguro di riuscire a realizzare le mie ambizioni e mi impegnerò molto, nonostante gli ostacoli che dovrò affrontare”.

Mercoledì 20 giugno sarà la data in cui tutti gli studenti, in ansia e dominati da emozioni e pensieri contrastanti, affronteranno la prima prova e anche la prima tappa che li porterà a entrare nel mondo degli adulti.

Immagine di repertorio