Incontro con la Polizia postale e l’agente Paolo Catania all’I.C. Edmondo De Amicis

Incontro con la Polizia postale e l’agente Paolo Catania all’I.C. Edmondo De Amicis

TREMESTIERI ETNEO – Incontro con la Polizia postale per la secondaria di I grado dell’I.C. Edmondo De Amicis, con l’agente Paolo Catania. L’incontro ha coinvolto tutte le classi, alcune ospitate nell’aula magna dell’istituto e le restanti collegate da remoto nelle rispettive classi.

L’agente ha spiegato il ruolo della Polizia postale, il significato di bullismo e cyberbullismo, mostrando anche i riferimenti normativi (legge 71/2017).

Ha invitato i ragazzi a riflettere sul loro ruolo all’interno della scuola paragonandola a un grande organismo composto da tante cellule, nel quale ogni cellula – lo studente – contribuisce al funzionamento del grande sistema.

Ha ricordato loro il ruolo degli adulti e degli insegnanti nel contribuire al corretto funzionamento di questo grande sistema.

I ragazzi sono stati coinvolti in prima persona ed è stato lasciato loro ampio spazio per esprimere le loro idee, le loro spiegazioni di cosa siano per loro bullismo e cyberbullismo. Hanno raccontato le loro esperienze e conoscenze sui rischi e pericoli che si trovano in rete, sul significato e l’importanza dell’empatia.

L’incontro si è concluso con la visione del video che racconta la storia di una adolescente vittima del bullismo.

Rientrati in classe i ragazzi della II E sono stati guidati dalla professoressa Mazzeo di tecnologia a scrivere alcune frasi che sono servite per mettere a fuoco i punti più rilevanti e significativi nel dibattito:

  • la frase conclusiva del poliziotto della Polizia postale: “Siate cellule di un buon tessuto sociale”;
  • la storia di Carolina Picchio;
  • la frase conclusiva del video che racconta la storia di Carolina Picchio: “Le parole fanno più male delle botte“;
  • significato di empatia: capire le emozioni degli altri e mettersi nei loro panni;
  • aiutare amici e conoscenti che all’improvviso cambiano atteggiamento nei confronti nostri, che risultano più chiusi e schivi perché forse potrebbero essere vittime di bullismo;
  • spesso i bulli a loro volta hanno sofferto e sono state vittime di maltrattamenti e per tali ragioni si comportano in modo scorretto.

Un momento educativo e importante per gli alunni e alunne dell’I.C. Edmondo De Amicis, guidato dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Tiziana Palmieri.

edmondo de amicis