Guardare lontano, inizia il nuovo anno scolastico alla “Cesare Battisti” di Catania

Guardare lontano, inizia il nuovo anno scolastico alla “Cesare Battisti” di Catania

CATANIA – Si è appena conclusa la prima settimana di scuola a Catania e la “Cesare Battisti”, Istituto comprensivo ad indirizzo musicale nel quartiere di San Cristoforo, ha aperto i battenti all’insegna della cultura e della solidarietà.

Il 13 settembre, giornata di inaugurazione dell’anno scolastico in Sicilia, la “Battisti” ha ricevuto la visita del Sindaco di Catania Enrico Trantino e dell’Assessore alla Pubblica istruzione Andrea Guzzardi. Le autorità cittadine sono state accolte dall’orchestra della comunità scolastica “Sursum corda” composta da alunni della scuola primaria, media ed ex alunni che frequentano i licei musicali cittadini.

Il Sindaco si è complimentato per il grande impegno profuso dalla comunità educante ed ha affidato al quartiere la struttura scolastica, recentemente oggetto di migliorie strutturali quali un nuovo campo di calcio, l’illuminazione esterna, aree verdi e giochi per i più piccoli. Tutti sono stati esortati a prendersi cura della cosa pubblica, così importante per il progresso sociale dell’intera città.

Il 15 settembre, giorno in cui si ricorda il sacrificio di Don Pino Puglisi, ucciso trent’anni fa in un agguato mafioso nel quartiere di Brancaccio a Palermo, la scuola “Battisti”, sede di Osservatorio per la lotta alla dispersione scolastica, ha incominciato le attività di orientamento dell’anno visitando la scuola professionale Archè.

È stata una gioia incontrare tanti ex alunni della scuola media avviati adesso allo studio professionale. Compito del sistema formativo integrato è quello di guardare lontano, nella direzione indicata da don Pino Puglisi che lottava per avvicinare i ragazzi alla scuola, alla cultura, alla libertà attraverso l’istituzione della scuola media a Brancaccio. Esseri liberi significa poter avere una vita indipendente, una cittadinanza attiva, un lavoro onesto, per contribuire al progresso socio-culturale ed economico dello Stato secondo la nostra Costituzione.

La settimana di inizio dell’anno scolastico si è conclusa poi con un aumento del tempo scuola: sabato 16 settembre gli alunni della scuola media sono stati coinvolti nella pulizia collettiva di piazza Barcellona, uno degli spazi più degradati del quartiere, nell’ambito del World CleanUp Day. Si tratta di un movimento mondiale, che organizza programmi educativi ed iniziative sulla sostenibilità, sensibilizzando i territori sul problema dei rifiuti e sul nostro sbagliato stile di vita consumistico.

La “Battisti” intende dunque guardare lontano. La scuola, fondata nel secolo scorso nello storico quartiere di San Cristoforo e caratterizzata da una forte presenza sul territorio, mostra un’identità definita e stabile nel contesto cittadino con i suoi tre plessi di via Santa Maria de la Salette, di via della Concordia e di via Plebiscito che accolgono gli alunni dai 3 ai 14 anni.

Rappresenta un punto di riferimento culturale, un presidio dello Stato verso cui i cittadini manifestano un senso di appartenenza e soprattutto un senso di rispetto. Ciò permette di sviluppare programmi di cittadinanza attiva, che tendono a proteggere la Scuola nei confronti di chi pensa di farne territorio di nessuno e di devastazione.

La scuola “Battisti” lotta e vuole prevenire l’illegalità per far sentire forte la supremazia dello Stato, per dirigere e ispirare lo svolgimento delle attività e delle relazioni sociali. Si tratta di una “scuola su misura” per le esigenze di bambini e ragazzi, che sa valorizzare le attitudini, le disposizioni individuali e le specificità di ciascuno. Per una “buona scuola” ben funzionante anche nei cosiddetti contesti sociali “a rischio” occorre far riferimento ad un contesto preciso che è fatto di persone, di realtà, di tessuto e relazioni sociali, di attività economiche ma anche di criminalità.

La scuola “Battisti” ha da tempo fatto la scelta di essere orientata al miglioramento, un miglioramento ad ampio raggio, di carattere socio-culturale-economico, dato dalla strutturazione complessa che rende vincente, reale e proattiva nel lungo periodo l’azione che la Scuola è chiamata a svolgere sul territorio, un’azione che dà a chi opera all’interno dell’Istituzione la possibilità di svolgere un lavoro efficace.

Guardare lontano è la chiave del miglioramento sociale e per la “Battisti” significa guardare al prossimo futuro in cui la Scuola, sempre viva e presente sul territorio, sia occasione di vita attiva per la città.

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