CATANIA – La Regione Siciliana ha stanziato, nell’ambito del Po Fesr 2014-2020, un finanziamento di 390mila euro per il progetto di potenziamento delle attività di fruizione del Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena e del suo Museo della Fabbrica di Catania.
Il progetto, articolato in due sezioni, nel suo insieme è stato elaborato fra fine 2017 e inizi del 2018 dalla prof.ssa Federica Maria Chiara Santagati (responsabile scientifica), ricercatrice di Museologia e critica artistica del restauro nel dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, con la collaborazione di Officine Culturali.
La prima parte del progetto prevede il completamento dell’allestimento del Museo della Fabbrica con contenuti riguardanti le fasi fondamentali della vita del complesso monumentale, la cui storia è in buona parte contenuta nell’Archivio del Museo.
L’allestimento permetterà di ricostruire le fasi più significative del cantiere finalizzato al recupero architettonico e sarà accompagnato dal catalogo e da materiale a stampa che ne faciliti la comprensione.
Per questa prima parte il finanziamento approvato dalla Regione Siciliana è di 295mila euro. Per una migliore fruizione dovranno poi essere realizzati nuovi strumenti digitali in grado di integrare la mediazione degli operatori museali. Questa seconda parte del progetto, relativa alla digitalizzazione degli allestimenti, sarà finanziata con altri 95mila euro.
Nel suo insieme il progetto si svilupperà in diverse fasi: ricerca e verifica dei contenuti “Storia del Monastero”; setting degli output educativi (test con campioni di utenza potenziale, coinvolgimento e co-progettazione); adeguamento dei contenuti agli output previsti; sviluppo dei contenuti audiovisivi; realizzazione dell’allestimento permanente e di cataloghi, brochure, proposte didattiche e di altri materiali utili alla fruizione. Oltre alla collaborazione dell’associazione Officine Culturali, che già oggi è impegnata nella gestione e nella valorizzazione del Monastero, nella realizzazione del progetto saranno coinvolti anche gli studenti (soprattutto dei corsi di magistrale).
Il complesso architettonico del Monastero dei Benedettini è un gioiello del tardo barocco siciliano che nasce nel XVI secolo e rappresenta un perfetto esempio di integrazione architettonica tra le epoche. Patrimonio Unesco dal 2002 e restaurato su progetto dell’architetto Giancarlo De Carlo, oggi è sede del dipartimento di Scienze umanistiche dell’Ateneo catanese.
Al suo interno si trovano domus romane, chiostri, un giardino pensile, le antiche cucine benedettine (oggi “Museo della Fabbrica”, che ne racconta le fasi costruttive, gli usi e il recupero), sotterranei e corridoi a perdita d’occhio.
“Il Monastero – spiega la prof.ssa Santagati – è fruito oggi da decine di migliaia di persone ogni anno per le sue attività istituzionali e culturali: oltre ai 12mila iscritti ai corsi di laurea, si stimano circa 55mila visitatori annui, di cui 32mila coinvolti in attività di educazione e comunicazione del patrimonio culturale, grazie soprattutto alla convenzione pluriennale con l’Associazione Officine Culturali. Stimiamo che, con questo progetto, nel corso dei quattro anni successivi alla sua realizzazione si possa ottenere un incremento fino al 75% circa degli utenti annui rispetto al presente, anche grazie all’effetto di reciproca positiva influenza che si potrà innescare tra il Monastero e l’Ex Manifattura Tabacchi, non solo molto vicini ma anche complementari per la narrazione urbana”.
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