Ad Enna ateneo romeno, Pignataro: “La Regione intervenga per il rispetto delle regole”

Ad Enna ateneo romeno, Pignataro: “La Regione intervenga per il rispetto delle regole”

SICILIA – rettori dell’Università di Catania, di Palermo e di Messina tutti uniti contro l’apertura della facoltà di Medicina romena ad Enna.

L’insediamento dell’Università straniera in Sicilia è il caso di cronaca universitaria che più di tutti sta facendo parlare di sé e che coinvolge l’interno Paese.

Si tratta di un colpo ben assestato per il sistema d’istruzione isolano, che non è stato assorbito dal rettore dell’ateneo etneo Giacomo Pignataro, il quale ha prontamente sottolineato la necessità di un’autorizzazione ministeriale per l’insediamento di poli universitari stranieri e quindi che se esistono delle regole queste vanno rispettate.

Pignataro è, appunto, sceso in campo in prima persona e ha fatto arrivare l’allarme fino a Roma da dove il Ministero dell’istruzione, dell’Università e Ricerca ha inviato, ieri, all‘Università di Enna, a quella romena di Galati, alla fondazione Proserpina e alla Regione Siciliana, una diffida “che disconosce le eventuali attività compiute in violazione della legge”.

Dato il tempestivo intervento del Miur, il rettore Pignataro, presidente pro tempore del Coordinamento delle università siciliane, non ha tardato a ringraziare “anche a nome dei Rettori di Messina e Palermo, il Ministro Stefania Giannini e il Capo dipartimento Marco Mancini per la tempestività del loro intervento e per la chiarezza e il rigore assunti”.

Come prima accennato, Pignataro ha reso capillare il suo interessamento passando anche attraverso la richiesta di intervento dall’amministrazione regionale: “Auspico che la Regione siciliana intervenga con altrettanta tempestività e chiarezza – chiosa Pignataro – nell’esclusivo interesse delle migliaia di ragazze e di ragazzi che si apprestano a svolgere i test di ingresso a Medicina e che hanno bisogno, da parte delle istituzioni, di garanzia sulla certezza delle regole”.