Metro, turisti, fontana e spazzatura: cosa eredita Pogliese da Bianco

Metro, turisti, fontana e spazzatura: cosa eredita Pogliese da Bianco

CATANIA – Come spesso accade, il mondo si divide in due parti. O forse più, talvolta. Nella politica catanese, in occasione delle ultime elezioni amministrative, il duello ha visto protagonisti il sindaco uscente, Enzo Bianco, e l’aspirante primo cittadino, Salvo Pogliese, risultato alla fine vincitore della disputa.

Abbastanza distaccati gli altri tre concorrenti alla poltrona di sindaco: Giovanni Grasso, del Movimento 5 Stelle, Emiliano Abramo, sostenuto dalla lista civica “È Catania” e Riccardo Pellegrino, supportato dal simbolo “Un cuore per Catania”.

Una sconfitta netta ed eloquente, quella di Bianco. Una vittoria, quella di Pogliese, che molti non si aspettavano fosse così eclatante.

Ma, cosa resta in eredità al nuovo sindaco di Catania? Evidenti sicuramente le tante polemiche e una città che, però, a essere obiettivi, in cinque anni è anche cresciuta in qualcosa.

Catania ha visto aumentare il numero di turisti, grazie anche all’inaugurazione della metropolitana, ha ritrovato nuovamente la “luce” di sera, ha visto nascere fontane qua e là. E ancora, un impegno duro per cercare di risanare il bilancio, anche se c’è da lavorare. Ovviamente, e come potrebbe essere diversamente, l’eredità contiene anche molte incompiute: tanti progetti annunciati e nemmeno avviati da Bianco. E sul sindaco uscente non mancano, dunque, molte polemiche e accuse.

Oltre alla fontana del Tondo Gioeni, ad esempio, legata pure a una questione estetica oltre che economica, al centro della querelle c’è stata sicuramente anche la pista ciclabile, oggetto di sarcasmo e ironia, ma che, di fatto, è entrata nella vita di tutti i giorni dei cittadini catanesi. Accese le polemiche per entrambe le opere pubbliche, di cui, parlando della fontana appena inaugurata, si discutono utilità e spese. Per quanto concerne la pista, invece, incriminati pesantemente i cordoli posizionati per distinguere l’area ciclistica da quella stradale, dove circolano i veicoli. Numerosi anche gli appelli: non tutti, forse, sono stati accolti dall’ex primo cittadino.

Tanto discussa anche la raccolta differenziata e la conseguente mancanza di pulizia in città. La spazzatura è stata un grande neo del comprensorio comunale etneo e ha invaso in più occasioni le strade di Catania sotto gli occhi attoniti dei cittadini. A lamentarsi anche una bandiera calcistica rossazzurra, Giuseppe Mascara, che invitava Bianco, tramite un post pubblicato sul proprio account Instagram, a “smuoversi” per risolvere la situazione. Il punto chiave della “monnezza”, quindi, non sarebbe stato affrontato come da programmi.

Non sono mai mancate nemmeno le lamentele per il trasporto pubblico: la gente catanese, infatti, critica le ore di attesa per poter viaggiare e sbrigare le proprie commissioni, spesso e volentieri arrivando anche in ritardo. Una delle aziende coinvolte è sicuramente l’Amt che, tuttavia, sta cercando di migliorare la situazione con Puccio La Rosa al timone della presidenza.

Certamente, nei cinque anni dell’ultimo mandato di Bianco, molte altre cose non hanno funzionato nel verso giusto.

Ed è su queste che il neo sindaco Pogliese dovrà lavorare. Dovrà incrementare ciò che di buono è stato fatto, magari proseguendo sulla strada del suo predecessore. Ma, soprattutto, dovrà lavorare assiduamente su ciò che non ha funzionato per agevolare la vita dei cittadini, oltre che l’immagine di Catania nel mondo.

Proprio la scorsa notte, quando i dati avevano già fatto intuire che avrebbe vinto, Pogliese ha dichiarato di non voler stare chiuso nel palazzo“, ma di volere stare in mezzo alla gente“.

Dunque, adesso, le chiavi della città sono nelle sue mani. Buon lavoro!