Gae infanzia, delusione per migliaia di docenti. E Crocetta chiede il tempo pieno per le scuole siciliane

Gae infanzia, delusione per migliaia di docenti. E Crocetta chiede il tempo pieno per le scuole siciliane

CATANIA – Prima al Nord, poi al Sud. E adesso? Al momento rimane tutto con il famoso “punto interrogativo”.

Secondo il provvedimento dello scorso 3 ottobre, infatti, 184 docenti della scuola dell’infanzia avrebbero la possibilità di rientrare a Catania, almeno per un anno. Tuttavia, a seguito della riforma della “Buona Scuola”, molti insegnanti entrati di ruolo in altre province e regioni hanno fatto richiesta di poter rientrare a Catania. Cosa che, tecnicamente, gli spetta di diritto, ma che, nella pratica, mette con le spalle al muro altrettanti docenti precari, che da anni si battono per avere un posto di ruolo. 

Non solo. A scavalcarli, ci sarebbero anche i “non specializzati”. In totale, il meccanismo, frutto di un accordo tra ufficio regionale scolastico, politica e sindacati, ha messo ulteriormente in crisi circa 2 mila precari. Per loro la speranza è di poter ricoprire il ruolo in qualche altra provincia del Centro-Nord.

Intanto, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha mostrato tutta la sua solidarietà ai precari ed ha fatto richiesta al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, di istituire il tempo pieno nelle scuole siciliane. Attraverso questa soluzione, ci sarebbe la possibilità di ridurre la dispersione scolastica, oltre che migliorare l’offerta formativa e dare una sistemazione agli insegnanti.