“Bufera” Oberdan, i dirigenti rispondono e gli studenti insorgono: “Risposte false e superficiali”

“Bufera” Oberdan, i dirigenti rispondono e gli studenti insorgono: “Risposte false e superficiali”

CATANIA – La protesta dello studente dell’Oberdan non è rimasta isolata. Il “coro di voci” auspicato nella segnalazione che vi abbiamo mostrato, comincia a farsi sentire.

Dopo la risposta del presidente dell’Ersu, Alessandro Cappellani e del direttore Valerio Caltagirone, si è scatenata una vera e propria bufera tra i beneficiari della casa dello studente che hanno definito le loro affermazione false e superficiali.

“Abbiamo letto la loro risposta – commentano gli studenti -. Non avrebbero potuto dire nient’altro se non questo. Hanno detto che questi problemi sono sorti nel periodo di Pasqua, cosa assolutamente non vera. Il problema del tubo della stanza (che comunque non sembra sia stato causato dalla stessa studentessa, ma non possiamo affermarlo con assoluta certezza) si è verificato lunedì 10. I problemi con la caldaia li abbiamo cominciati ad avere il 18. Quindi dal 18 al 23, crediamo che qualcosa si potesse fare. La loro affermazione per cui ‘siamo disposti al dialogo ed al confronto reciproco’ è assolutamente falsa. Abbiamo chiesto in portineria il numero di Caltagirone, (che avevano già chiamato altre volte) e ci hanno detto di non averlo. Abbiamo chiesto che venisse per parlare con noi – raccontano -. Non l’ha fatto. Quelli che hanno avuto l’onore di parlargli hanno dato testimonianza della loro noncuranza e del fatto che abbiano trattato il problema come qualcosa di irrilevante, suggerendo di lavarci con i bollitori. Bollitori che non abbiamo, non avendo delle cucine a nostra disposizione”.

“Quando i ragazzi pretendono migliorie nella struttura – spiegano -, loro dicono siano necessari un preventivo, bilanci, tempo…certamente cose normali per un ente pubblico. Ma in un ente che funziona il tempo è limitato. Nell’ala vecchia della struttura non ci sono i climatizzatori e non ci sono da anni e anni, non credo ci voglia tutto questo tempo. Al sesto piano non funzionano i riscaldamenti non funzionano da due anni ed è da due anni che chiediamo che vengano riparati. Rispondono che abbiamo i climatizzatori. Sì bene, ma quando vado in bagno in pieno inverno entro in ipotermia”.

“Se davvero si muovessero tanto per noi – lamentano i ragazzi – non dovremmo aspettare 5 mesi perché venga riparata una vaschetta del bagno. Sono tantissime piccole cose più o meno gravi che ci portano alla totale intolleranza. E ci dispiace che abbiano interpretato la cosa come un appello da parte di un singolo quando invece si vuol manifestare come malcontento generale a cui si da voce tramite uno”.