CATANIA – Ormai da qualche mese l’Etna si è resa nuovamente “protagonista”, dando spettacolo con fontane di lava ed eruzioni visibili nei territori del Catanese. Anche nella notte, il vulcano si è fatto nuovamente vedere e sentire attraverso una forte attività stromboliana e fontane di lava.
L’attività stromboliana (esplosiva), secondo quando rilevato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo, è iniziata all’1,17 e ha interessato il Cratere di Sud-Est. Cratere dove, tra l’altro, continuava nel frattempo l’attività effusiva dalla bocca eruttiva a quota circa 3.050 metri posta sul versante Sud-Est, il cui fronte lavico più avanzato si trovava a quota 2.800 metri.
L’attività stromboliana è poi via via aumentata e, intorno alle 3, le telecamere di sorveglianza dell’INGV hanno rilevato che l’attività esplosiva era passata gradualmente a fontana di lava. La nube eruttiva, che intanto si era prodotta, era in direzione est. In pochi minuti, dalle 3,15, è poi anche iniziato un trabocco lavico, sempre dal Cratere di Sud-Est, ma questa volta nel versante meridionale con il fronte lavico in direzione di Sud-Ovest.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo ha poi comunicato che a partire dalle 03,48 la fontana di lava al Cratere di Sud-Est è cessata, ma tuttavia ancora presente una debole attività stromboliana. La nube eruttiva prodotta ha raggiunto l’altezza di circa 8,5 chilometri sopra il livello del mare, la sua dispersione ha riguardato il settore orientale del vulcano.
Dopo il massimo di ampiezza alle ore 03,30 il tremore vulcanico ha cominciato una rapida discesa.
Fonte immagine: Facebook – Boris Behncke