CATANIA – Erano scattati pochi minuti alle 3 quando l’Etna ha deciso di svegliare, per la 14° volta in pochissimo tempo, i suoi cittadini. Boati udibili, forti e chiari, non solo per gli abitanti alle pendici del vulcano che da giorni incanta il mondo – “arrivando” prima in Cina e poi in Grecia e in Turchia – ma anche per Catania.
I primi boati sono stati avvertiti a Pedara e a Tremestieri.
Etna: due scatti tra le 3,42 e le 3,44 – fonte foto Tonino Giorgianni
I boati sono andati via via intensificandosi raggiungendo anche Zafferana Etnea. Intorno alle 4 la colata era visibile da Zafferana con direzione Valle del Bove. Poco dopo, porte e finestre hanno iniziato a tremare anche ad Aci Catena e Mascali. “A Zafferana tremano vetri, porte, finestre, saracinesche, portoni; e quelli più tosti fanno tremare le strutture“, spiega Tonino Giorgianni.
Cospicua caduta di cenere ha toccato invece Santa Maria La Stella, Fleri e Acireale.
Alle 4,37 è stato emesso Volcano Observatory Notices for Aviation con colore di allerta ICAO ROSSO per emissione di cenere vulcanica. Ma niente paura; come spiega l’esperto Boris Behncke: “Questi avvisi vengono emessi dal nostro istituto (INGV) con ogni parossismo” che viene successivamente trasformato in NOTAM e distribuito a tutti i piloti.
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 00:55 UTC si registra un incremento dell’attività stromboliana al CSE. Il livello del tremore è in rapido aumento raggiungendo valori alti. La sorgente del tremore viene localizzata a sud-Est del Cratere SE ad un livello di circa 2.800 metri sul livello del mare. Anche il segnale infrasonico rivela la presenza di attività vulcanica“.
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’ampiezza del tremore continua ad aumentare, raggiungendo il secondo livello di allarme. Le sorgenti del segnale vengono localizzate a sud del cratere SE ad un livello di circa 2.500 sul livello del mare. Anche il segnale infrasonico è in continuo aumento. L’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava. A causa della copertura nuvolosa non è possibile osservare in continuità l’attività in corso“.
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle telecamere di sorveglianza a partire dalle ore 02:25 UTC si osserva un trabocco lavico dal Cratere di Sud-Est in direzione Valle del Bove“.
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’ampiezza del tremore è in netta diminuzione e a livelli medi. Le sorgenti vengono localizzate a sud est del cratere SE ad una profondità di circa 2000 metri sul livello del mare. Il segnale infrasonico non rileva attività vulcanica. L’attività di fontana di lava al Cratere di Sud-Est si è conclusa. Persiste una moderata attività stromboliana. A causa della copertura nuvolosa l’osservazione dell’attività in corso è molto limitata e discontinua“.
Fonte foto Gianni Ingv
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