CATANIA – In un periodo come questo, quando a cavallo tra ottobre e novembre le strade si riempiono di decorazioni macabre e le case di storie spaventose, c’è un luogo a Catania che sembra essere immune a questa atmosfera, perché naturalmente misterioso e terrificante: si tratta del Castello di Leucatia o “Castello dei Fantasmi”.
Il castello non sorge in maniera comune in una zona isolata o sopraelevata della città, bensì si destreggia tra case e negozi in una via molto trafficata del capoluogo etneo, nei pressi di Barriera.
Nasce nel 1911 sotto richiesta di un ricco commerciante di origine ebrea (come si può evincere dalle stelle a sei punte che si trovano lungo i merli dei torrioni) che aveva l’intento di farne dono di nozze alla giovane figlia. La triste storia legata a questo castello nasce proprio da quel momento: la bellissima Angelina Mioccio, figlia dell’uomo, non voleva prendere parte a questo matrimonio combinato poiché innamorata di un altro uomo, apparentemente un cugino.
Dopo il fermo no del padre, alla ragazza pare restassero solo due alternative: sposare il ricco avvocato, grande – si dice – di 10 anni più di lei o compiere un gesto eclatante che ponesse fine quella ingiustizia architettata dal padre. Angelina si fece coraggio e, purtroppo, scelse la seconda opzione. Raggiunto il terzo piano del castello, la giovane sventurata uscì sul terrazzo per poi raggiungere una delle torri, alla sua sinistra, lì si gettò nel vuoto e perse la vita.
Di Angelina, adesso, a Catania restano due cose: la sua salma immacolata e vestita da sposa, al cimitero cittadino, e – come si dice – il suo fantasma che ancora infesta il luogo in cui è morta.
Nasce dunque la leggenda del fantasma di Angelina, nasce il Castello dei fantasmi a Catania e con loro nascono inevitabilmente le prime paure. Si dice allora che quel luogo sia infestato anche da altre entità, provenienti da una necropoli preesistente su cui era stato costruito l’edificio.
Dopo l’episodio di Angelina, il castello fu venduto per essere adibito a civile abitazione dal nuovo acquirente, ma purtroppo, date le insistenti voci di apparizioni misteriose, di lamenti e di urla che provenivano dalle mura, il nuovo proprietario fu condizionato a tal punto che interruppe i lavori di ripristino già avviati. Con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale e l’utilizzo delle mura come roccaforte antiaerea, poi, il mistero si espande e inizia a nascere la credenza che dentro quel castello siano rimasti intrappolati anche gli spiriti dei soldati nazisti morti in quel luogo.
Dopo tempo, solo agli inizi del 2000, il castello è diventato di proprietà del Comune di Catania, che lo ha trasformato in una Biblioteca e Centro Culturale.
Intanto sembra che i passanti riescano ancora a vedere Angelina mentre, affacciata alla finestra, osserva la strada e ripensa all’amore che ha perso e che non ha potuto vivere, ma nonostante il suo spirito pare si aggiri ancora tra le mura del castello e nel terzo piano – che, nonostante sia aperto, non è utilizzato – la vera Angelina Mioccio è adesso custodita dentro una teca al Cimitero di Catania.
“La Bella Addormentata” ha conservato il suo aspetto e stringe tra le mani i doni di chi ha voluto visitarne la tomba, mentre accanto al suo viso è poggiata una foto che la ritrae nella sua antica bellezza, ora avvolta da un abito da sposa che la giovane – per sua tragica fine – non ha mai potuto indossare in eventi più lieti.
Immagine di repertorio